Reggio Emilia ha la sua Agenda digitale. Il Comune ha presentato una strategia finalizzata a promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, puntando sulle nuove tecnologie digitali e di rete. Tra i progetti prioritari in cantiere, la creazione di infrastrutture, la didattica digitale, il risparmio energetico e la semplificazione amministrativa.
“L’Agenda digitale di Reggio Emilia è un pezzo importante delle strategie di “Cresci Reggio” per lo sviluppo sostenibile della città – spiega sindaco Graziano Delrio – Consiste in una serie di azioni e iniziative, che l’amministrazione comunale mette in campo per rendere il nostro territorio più competitivo. La sfida vera è far crescere il nostro territorio, economicamente oltre che da un punto di vista culturale e civico. E la crescita economica è strettamente collegata con l’innovazione tecnologica. Sono temi particolarmente avvertiti dal sistema delle imprese, medio-piccole e grandi. Per questo il Comune pur non avendo obblighi istituzionali in tal senso, ha deciso di mettere in campo azioni per rendere più efficiente l’operatività delle aziende e della Pubblica amministrazione, dato che si ottengono grandi benefici e risparmi da una Pubblica amministrazione efficiente, quindi per fare di Reggio una città che gli inglesi definiscono smart, cioè amichevole, capace di aiutare i cittadini a consumare meno energia, a sfruttare al massimo le potenzialità delle nuove tecnologie”.
Tra gli obiettivi più rilevanti del piani c’è la creazione di un Piano regolatore e il Catasto delle infrastrutture. “Lo scopo puntualizza il primo cittadino – è avere un’idea precisa delle infrastrutture di rete presenti in città per favorire il governo del territorio, e definire i prossimi interventi in modo da limitare al minimo l’impatto ambientale e i disagi per i cittadini. Nella linea d’azione rientra anche la redazione di un nuovo regolamento semplificato per la posa delle prossime reti”.
Focus anche sulla fibra ottica. Attraverso tavoli di programma e la collaborazione con altri enti, si punta a favorire e incentivare il più possibile l’operato dei privati per la diffusione delle reti in banda larga e ultralarga mentre la creazione di centri tecnologici per la didattica faciliteranno la cablatura degli istituti scolastici.
“La principale azione – prosegue il sindaco – è posare una grande autostrada della cosiddetta banda larga e ultra larga, un’autostrada telematica che consenta di far viaggiare grandi quantità di informazioni, arrivando a decuplicare la potenzialità della rete. In questo modo, le aziende sono in grado di poter lavorare attraverso Internet, avendo a disposizione notevoli opportunità di sviluppo del lavoro e del prodotto, e di risparmio”.
E per dare un’idea del risparmio indotto dall’autostrada digitale, Delrio cita gli Stati Uniti. “La crescita del Prodotto interno lordo degli Stati Uniti è stata quasi totalmente sostenuta dall’investimento in nuove tecnologie – ricorda – Sappiamo, anche dal confronto che come Anci abbiamo con il ministro Profumo che su questo tema sta lavorando molto insieme con le città, che un punto e mezzo di Pil potrebbe essere mosso da nuove tecnologie. Anche a Reggio Emilia dunque le potenzialità potranno aumentare di molto”.
Aderendo al progetto della Regione Emilia Romagna e del Piano Telematico “dati.emilia-romagna.it”, la città si impegna a rilasciare dati dato in formato aperto e riusabile riguardanti la cartografia, l’edilizia e la popolazione (open data).
Per quanto riguarda invece l’identità digitale unica per l’accesso ai servizi, il Comune opererà in stretta collaborazione con la Regione, e favorirà soluzioni che permettano ai cittadini e alle imprese di accedere a servizi on line erogati da più enti, ma anche da alcuni privati, usando sempre le stesse credenziali di accesso (username e password).
Tra le attività in cantiere figurano interventi per permettere a cittadini e imprese di ottenere i certificati anagrafici on line e con essi alcuni servizi bibliotecari e da parte dei cimiteri. Via libera anche ai micro-pagamenti on line nei confronti dell’ente.
L’utilizzo delle nuove tecnologie sarà infine favorito anche all’interno dell’ente, e nei processi di lavoro con le altre istituzioni territoriali e statali, sia per avere un quadro più preciso del suo operato e intervenire dove necessario per ridurre sprechi e inefficienze, sia per favorire nuove modalità e processi di lavoro permettano di ottenere risparmi e ottimizzare le risorse, e allo stesso tempo più efficacia ed efficienza.