BANDA LARGA

Regione Toscana, 129 milioni per ridurre il divario digitale

Le commissioni Infrastrutture e Mobilità licenziano a maggioranza il programma per lo sviluppo della società dell’informazione e dalla PA digitale. Ora la palla passa al Consiglio regionale. L’assessore alla Ricerca, Stella Targetti: “Puntiamo alla copertura capillare del territorio”

Pubblicato il 30 Nov 2012

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Un programma che impiega risorse per quasi 129 milioni di euro e che si propone, dal 2012 al 2015, di ridurre il divario digitale in Toscana e di promuovere la società dell’informazione. E’ quello licenziato a maggioranza, con l’astensione del centrodestra, dalle Commissioni Mobilità e infrastrutture (presieduta da Fabrizio Mattei del Pd) e Affari istituzionali (presieduta da Marco Manneschi dell’Idv) riunite in seduta congiunta in Consiglio regionale. A illustrare il “Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015” il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla Ricerca, Stella Targetti.

Gli obiettivi principali che il piano si pone sono il miglioramento delle infrastrutture e la riduzione del digital divide, portando ovunque la banda larga e attivando e gestendo il nuovo centro servizi regionale della rete telematica con fornitura di infrastruttura e piattaforma condivise, sulle quali la pubblica amministrazione toscana abbia la possibilita’ di appoggiare i propri servizi; ancora, garantire attraverso l’utilizzo delle tecnologie e la semplificazione un rapporto più diretto e immediato di cittadini e imprese con la pubblica amministrazione e promuovere l’integrazione del patrimonio informativo della pubblica amministrazione, per sostenere la lotta contro l’evasione fiscale e garantire il diritto alla detenzione di informazioni da parte di cittadini e imprese.

Come spiega Targetti “le sfide che l’Europa pone sono molto elevate, per cui occorre fare delle scelte. La Regione da un lato punterà a un programma di copertura capillare del territorio, dall’altro cercherà, nell’ottica della programmazione territoriale, di accelerare il modello toscano che fin qui è risultato vincente”. Nelle prossime settimane il provvedimento approderà in aula.

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