Registro installatori, è scontro fra le due associazioni Assoprovider, che aderisce a Confcommercio e rappresenta i piccoli provider e Isp, e Assotel, che rappresenta gli installatori di impianti d’utente fonia, dati, video per il mercato. Nel mirino di Assoprovider è finito nei giorni scorsi il quadro normativo vigente, che prevede sanzioni molto salate – da 15pmila a 150mila euro – per aziende e privati che installano impianti di connessione alla Rete pubblica, siano essi wi-fi o semplici collegamenti Adsl, senza il ricorso ad un installatore professionale. Dino Bortolotto, presidente di Assoprovider, nei giorni scorsi aveva sollevato il caso di un supermarket siciliano, al quale è stata comminata una sanzione di 30mila euro dagli ispettori territoriali, per aver collegato in Rete il registratore di cassa, senza ricorso ad un installatore iscritto all’albo
Ieri la replica di Eros Prosperi, vicepresidente di Assotel, “Prima di tutto voglio precisare che non esiste un “registro installatori per reti e impianti wi-fi” – ha detto Prosperi – Presso il Mise esistono invece sia il Registro Isp e Wisp, al quale dovrebbero essere iscritti tutti i soci Assoprovider, sia l’Albo Istallatori impianti fonia, dati , video interconnessi a rete pubblica al quale sono iscritti tutti i soci Assotel . In particolare non esiste alcuna bufera in quanto siamo in attesa di un Governo stabile che possa prende finalmente in considerazione la revisione del vecchio D.M.314 del 1992 come peraltro indicato dal recente D.Lgs. 198/2010”.
Oggi la contro replica di Dino Bortolotto: “In questo momento, stante il quadro normativo vigente, ogni singolo cittadino che si installa un modem Adsl in casa e lo connette alla Rete rischia una multa di 30mila euro, che se non vengono pagati entro 60 giorni diventano 150mila euro – dice il presidente di Assoprovider – La multa al gestore del supermarket in Sicilia non è stata comminata perché si tratta di un imprenditore. Chiediamo al nuovo Governo l’abrogazione immediata del decreto legislativo 198, tanto più che il DM 37 di cui parla Assotel prevede sanzioni da mille a 10mila euro, e non da 15mila a 150mila euro come quella comminata al supermarket sicialiano. Se scattassero i controlli nelle case dei privati, potrebbero scattare multe da 30mila a 150mila euro per i cittadini. Se Assotel vuole collaborare all’abrogazione del dlgs 198 sono più che benvenuti”.