IL CASO

Registro opposizioni, che fine ha fatto? Presentata interrogazione a Mise e Presidenza del Consiglio

Il decreto approvato a gennaio, che amplia il raggio d’azione ai numeri dei cellulari per evitare il telemarketing selvaggio, non è ancora stato pubblicato in Gazzetta nonostante l’operatività sia prevista entro luglio. Il deputato di Forza Italia, Simone Baldelli chiama in causa il Governo

Pubblicato il 11 Mar 2022

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Sono passati quasi due mesi dall’approvazione del decreto che amplia il raggio d’azione del Registro delle Opposizioni per consentire ai cittadini di iscrivere il proprio numero di cellulare nell’elenco che consente di evitare chiamate a fini di telemarketing, incluse quelle effettuate attraverso robocall.

Il decreto (Dpr) attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma non è chiara la ragione dell’impasse. Il deputato di Forza Italia, Simone Baldelli, che si è speso molto per la campagna anti-telemarketing selvaggio ha presentato un’interrogazione indirizzata al Presidente del Consiglio e al Mise. Anche perché in base al decreto l’operatività del nuovo Registro è prevista entro fine luglio.

“Premesso che in data 21 gennaio 2022 il Consiglio dei ministri, chiudendo un lungo iter avviato con l’entrata in vigore della legge n. 5 del 21 gennaio 2018 e perfezionatosi con nuove norme alla fine del 2021, ha approvato in via definitiva il nuovo regolamento, da adottarsi tramite decreto del Presidente della Repubblica, del registro pubblico delle opposizioni e che ad oggi il decreto del Presidente della Repubblica non risulta ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale si chiede  quale sia la causa del ritardo nella pubblicazione del nuovo regolamento e quali iniziative il Governo abbia avviato o intenda avviare al fine di realizzare al più presto i diversi adempimenti previsti, dalla consultazione pubblica degli operatori alla definizione della campagna di comunicazione al pubblico, per recuperare il tempo perduto e rendere operative le nuove regole entro il 31 luglio 2022”.

In attesa di una risposta è evidente che qualcosa non torni. Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti a gennaio scorso aveva annunciato lo sblocco di un’impasse durata anni nonché il prossimo avvio di una campagna informativa rivolta a tutti i cittadini per far conoscere le procedure di attivazione dello strumento.

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