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Rete unica Tlc, trovata la quadra su Tim-Cdp. Intanto Tiscali entra in FiberCop

L’Ad di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo ha illustrato il progetto al video-vertice di Governo convocato stamattina. Nel frattempo dopo Fastweb anche la società guidata da Renato Soru scende in campo nella newco wholesale

Pubblicato il 27 Ago 2020

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Il dado è semi-tratto.Tim e Cassa Depositi e Prestiti sono vicine a un accordo sul progetto della rete unica di Tlc. E sul progetto – che è stato illustrato stamattina dall’Ad di Cdp Fabrizio Palermo in videocall con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed i ministri Roberto Gualtieri, Stefano Patuanelli, Paolo Pisano, Alfonso Bonafede, Dario Franceschini e Roberto Speranza, con Andrea Orlando e Luigi Marattin – c’è il via libera del governo.

“Il dialogo tra Tim e Cdp è il primo passo di un percorso verso una società delle reti e delle tecnologie a governance pubblica. Percorso che dovrà essere oggetto di monitoraggio costante da parte del Governo affinché si raggiunga l’obiettivo finale: colmare il gap infrastrutturale del nostro Paese e garantire a cittadini e imprese l’accesso ai servizi digitali”, è il primo commento a seguito dell’incontro da parte del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.

“La rete unica è un importante passo avanti verso un progetto strategico al centro del programma di governo, che punta a creare le condizioni per realizzare la banda ultralarga in tutto il Paese, anche attraverso una società unica di gestione capace di offrire questo servizio a tutti gli operatori e a tutti i cittadini”, aggiunge il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. E Tim  ha concluso la giornata in rialzo  in Borsa del 3,4% a 0,4 euro.

“Con l’avvio del dialogo tra Tim e Cassa depositi e prestiti si apre una strada che ci auguriamo porti alla costituzione di una società delle reti e delle tecnologie con una importante presenza pubblica”, sottolinea la ministra dell’Innovazione, Paola Pisano. “Si tratta di un passaggio essenziale per costruire il futuro delle infrastrutture digitali del nostro Paese che deve includere non solo la rete ma anche il 5G, il cloud e tutte le tecnologie necessarie a sviluppare l’economia dei servizi digitali, aggiunge la ministra per la quale “il percorso che abbiamo davanti è lungo e complesso. Occorre vigilare con attenzione affinchè possa raggiungere in tempi rapidi l’obiettivo di portare una connettività veloce e sicura a tutti i cittadini in Italia. I vantaggi si potranno vedere se pubblico e privato avranno insieme il coraggio di trovare una sintesi, rapidamente, per il futuro del nostro Paese e non a beneficio di singoli soggetti nel breve periodo”.

Anche Tiscali in FiberCop

Intanto Tiscali scende in campo in FiberCop di Tim. L’azienda guidata da Renato Soru ha siglato un memorandum di intesa con la telco capitanata da Luigi Gubitoti per partecipare al veicolo di nuova costituzione (è attesa per lunedi 31 agosto in occasione del cda la decisione sull’offerta del fondo americano Kkr) aggiungendosi dunque a Fastweb a cui andrebbe il 4,5% di partecipazione attraverso le attività in essere in FlashFiber (Tim deterrà il 58% al fondo andrà il 37,5%).

“Tim e Tiscali hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding per definire i termini di una partnership strategica avente ad oggetto lo sviluppo del mercato ultra-broadband attraverso la partecipazione commerciale di Tiscali al progetto di co-investimento FiberCop”, si legge nella nota congiunta che annuncia l’intesa.

Nonostante l’appello del presidente di Open Fiber Franco Bassanini per la creazione di una newco alternativa a quella proposta da Tim, appello in cui Tiscali era indicata fra le aziende partecipanti, la società di Renato Soru ha invece optato per FiberCop.

“Il progetto consiste, in un primo momento, nel razionalizzare la rete di Tiscali creando le condizioni per agevolare la migrazione dei propri clienti sulla rete ultrabroadband di FiberCop. Gli interventi consentiranno inoltre a Tiscali di ridurre in modo consistente i costi di infrastruttura di rete, evitando duplicazioni”.

Nel medio-lungo termine e in linea con il piano di sviluppo di FiberCop, l’accordo  – si legge sempre nella nota – consentirà a Tiscali di attivare sulla rete di nuova costituzione una quota significativa dei propri accessi. Tim e Tiscali, inoltre, verificheranno successivamente, la possibilità di un eventuale ingresso di Tiscali nell’azionariato di FiberCop attraverso il conferimento di apposito ramo d’azienda, secondo modalità da concordarsi.

 

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