I piani del Governo italiano sulla digitalizzazione vanno nella giusta direzione di stimolo della domanda delle imprese e della PA: a dirlo è Roberta Neri, Presidente del Gruppo Retelit, in occasione dell’edizione di fine anno di Telco per l’Italia. “Non ci può essere digitalizzazione senza infrastrutture”, ha evidenziato Neri, “e sono, quindi, positivi i piani del governo che puntano sugli asset infrastrutturali come punto di partenza della digitalizzazione. Il governo sta anche stimolando la domanda delle aziende e della PA – ha proseguito Neri – Le opportunità ci sono e quello che bisogna fare adesso è proseguire in questa direzione per realizzare gli obiettivi”.
Il più grande polo B2b italiano
Il Gruppo Retelit è diventato il più grande polo B2b Ict nazionale dopo che Irideos è entrata nel portafoglio di Asterion (di cui fa Retelit già faceva parte): le piattaforme tecnologiche e le competenze dei due Gruppi sono state messe a fattor comune per realizzare il più grande player italiano focalizzato sul mondo delle aziende, della PA e sul mercato wholesale, in grado di competere ancora meglio sui mercati delle telecomunicazioni, dei servizi cloud e data center.
Il data center chiave della società è l’Avalon Campus, il più grande hub di interconnessione italiano strategicamente posizionato nella stessa posizione dell’Internet Exchange di Milano, e distribuito su tre location (Avalon 1, Avalon 2 e Avalon 3) interconnesse in fibra ottica proprietaria e dove, ha sottolineato Neri, sono ospitati più di 200 operatori tra telco e Ott.
La strategia di Retelit
“Siamo un operatore unico in Italia per la nostra focalizzazione esclusiva sul B2b”, ha evidenziato la presidente del Gruppo. “Il 2024 ci vedrà impegnati nell’integrazione di asset e processi cui seguirà quella societaria. Diventeremo un player unico per cavalcare la spinta sia sul mercato wholesale, da sempre il cuore dell’attività di Retelit, sia su quello di imprese e PA. Puntiamo sull’eccellenza dell’offerta e la soddisfazione del cliente e siamo in grado di raggiungere il nostro obiettivo grazie ad asset e competenze che riteniamo unici e di qualità. Il posizionamento attuale del gruppo è stato realizzato con un percorso di importanti investimenti in infrastruttura e skill e ci poniamo sul mercato come abilitatore digitale con un’offerta completa che fa leva su asset di proprietà: dalla fibra ai datacenter, dalle piattaforme alle competenze. Copriamo tutta la catena del valore Ict con soluzioni trasversali”.
Integrazione 5G e intelligenza artificiale
Nell’offerta si inserisce anche l’integrazione della tecnologia dell’intelligenza artificiale: in questo ambito Retelit ha un approccio – ha evidenziato la presidente del Gruppo – “pragmatico”, che consiste nel tradurre le soluzioni globali in soluzioni concrete per le imprese. Per esempio, nel manufacturing, Retelit già ha in portafoglio una piattaforma Mes con Ai che migliora il dialogo macchine-persone. Più di recente è stato inaugurato il “Fanuc experience center 5.0”, il primo ecosistema 5G di Fanuc Italia powered by Retelit e OpNet , una fabbrica digitale in cui competenze telco e Ict, rete 5G, applicazioni di Industrial Iot e Ai e robot intelligenti dialogano e convivono.
“Abbiamo dimostrato come la connettività 5G permetta di integrare cloud, Ai, Iot industriale in un ambiente con rete privata 5G e high performance computing. Si possono sostenere così settori industriali strategici come sanità, finanza, aerospazio”, ha indicato Neri.