Retelit si rafforza: la controllata da Asterion Industrial Partners dà ufficialmente il via alla fusione per incorporazione di Retelit Enìa (già BT Enìa), quale tappa finale del processo di integrazione e ulteriore passo nel percorso di crescita e consolidamento.
Focalizzata esclusivamente sul mercato B2B, Retelit vede così crescere la sua presenza sul territorio dell’Emilia-Romagna con asset infrastrutturali: 34 data center, 3 tra Parma, Modena e Bologna, una rete di 43.000 km, e competenze che, insieme alla conoscenza del territorio, creano valore per i clienti di Retelit Enìa. Questi possono contare oggi su un portafoglio di servizi più ampio soprattutto in ambito cloud e cybersecurity.
Approccio locale a favore del territorio
Il connubio garantisce un approccio locale che risponde alle esigenze specifiche di cittadini, aziende e istituzioni del territorio, offrendo al contempo la possibilità di accedere a infrastrutture tecnologiche globali e soluzioni su misura, valorizzando le peculiarità regionali in un contesto più ampio.
Nuove competenze in campo
“Prosegue il nostro percorso di crescita, focalizzato come sempre sul rafforzamento degli asset e delle competenze nel mondo tlc italiano per offrire ai nostri clienti un’esperienza sempre più soddisfacente e personalizzata – afferma Jorge Àlvarez, ceo di Retelit -. Il completamento dell’integrazione ci consente di rafforzare ulteriormente la presenza sul nostro territorio, anche con nuove competenze in ambito delle reti IoT e di progetti di Smart City, Smart Manufacturing e Contact Center, e di dare un contributo significativo alla crescita economica e digitale in particolare dell’Emilia-Romagna, un territorio ricco di potenziale e opportunità. Istituzione e imprese possono così beneficiare di un’offerta ancora più estesa di soluzioni innovative specifiche per le loro esigenze, dalla fibra ottica alle reti intelligenti, dal cloud certificato dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale a soluzioni di cybersecurity, fino a soluzioni che utilizzano l’Intelligenza Artificiale e l’IoT”.