CONNETTIVITÀ SATELLITARE

Reti non terrestri e direct to device, mercato al galoppo: 25 miliardi entro il 2035



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In prima linea Apple e SpaceX. La Mela punta a sviluppare dispositivi da utilizzare in ambienti “estremi” e per colmare il gap nei Paesi emergenti. Per la società di Musk avanti tutta sulle partnership con gli Mno

Pubblicato il 5 mar 2025



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Il mercato delle reti non terrestri (Ntn) e Direct-to-cellular (D2c) potrebbe valere 25 miliardi di dollari di ricavi da servizi entro il 2035, con oltre 200 milioni di connessioni. Lo stima Abi research nel report “Highlights & developments in the Ntn and D2c marketplace: 2025”, sottolineando che il 2025 è l’anno della svolta, perché il mercato sta entrando in una fase di trasformazione grazie alle nuove strategie di Apple, SpaceX, Ast SpaceMobile, degli operatori satellitari e di quelli di rete mobile (Mno).

“Il mercato D2c sta vivendo una trasformazione epocale, con leader del settore come Apple, SpaceX e Ast SpaceMobile che spingono la connettività satellitare nel mainstream dei consumatori“, afferma Victor Xu, analista di Abi Research. In particolare, sottolinea Xu, “Il controllo strategico di Apple dell’85% della capacità di rete di Globalstar è una mossa rivoluzionaria, che consente all’azienda di fornire servizi satellitari affidabili gettando le basi per applicazioni satellitari più avanzate in tutto il suo ecosistema di dispositivi”.

Connettività satellitare, la svolta Apple-Globalstar

La partnership di Apple con Globalstar, iniziata con un investimento di 450 milioni di dollari nel 2022 e proseguita con ulteriori 1,5 miliardi di dollari nel 2024, ha stabilito Apple come numero uno nei servizi satellitari per i consumatori. Le funzionalità principali includono Emergency Sos, Roadside Assistance, Messagges e Find my app. In futuro, Apple potrebbe introdurre più livelli di messaggistica satellitare e gli abbonamenti per il tracking AirTag, potenzialmente in bundle con Apple One.

Questa partnership mira ad estendere le funzionalità SatCom a iPad, Apple Watch e MacBook, portando la tecnologia satellitare anche nei mercati dei dispositivi rugged e per l’uso all’aperto. Questa mossa strategica potrebbe anche portare a nuovi dispositivi rugged progettati per ambienti estremi, allineandosi con la strategia di Apple basata sull’ecosistema proprietario e posizionando l’azienda nei mercati emergenti per i dispositivi consumer con connessione satellitare.

La strategia di SpaceX nel D2c

SpaceX è un attore chiave nello spazio D2c. Ha implementato oltre 330 satelliti D2c nel 2024, utilizzando modem eNodeB per consentire la connettività Lte diretta con gli smartphone. Anche grazie alle partnership tra i principali operatori Mno, tra cui T-Mobile, Kddi, Optus, Kyivstar e Rogers, SpaceX si è imposta nella connettività satellite-telefono a livello globale.

Le ampie partnership Mno di SpaceX evidenziano il crescente interesse dei fornitori di telecomunicazioni tradizionali a sfruttare le soluzioni satellitari per estendere la loro copertura”, osserva Xu.

A sua volta Ast SpaceMobile ha stretto partnership con oltre 45 Mno, tra cui AT&t, Vodafone e Telefonica, coprendo circa 2,8 miliardi di utenti. Queste alleanze aumentano la scalabilità globale di Ast SpaceMobile.

L’integrazione satellite-terrestre

La crescita del mercato D2c è ulteriormente supportata da progressi normativi come la Scs americana (Supplemental coverage from space) varata dalla Fcc, che consente agli operatori satellitari di utilizzare lo spettro terrestre.

Le partnership tra operatori satellitari e Mno, come quella tra SpaceX, T-Mobile e Ast SpaceMobile, beneficeranno della Scs, che consente una perfetta integrazione della rete satellite-terrestre e aprendo nuovi mercati consumer e opportunità di guadagno.

“Guardando al 2025 e oltre, il mercato D2c continuerà ad evolversi”, conclude Xu. “Dai servizi di emergenza alla logistica e al turismo d’avventura, le applicazioni abilitate dal satellite stanno aprendo nuove possibilità per le industrie di tutto il mondo. Questo è solo l’inizio di un’era di grande trasformazione per le comunicazioni globali”.


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