Riconfigurare facilmente i sistemi di rete per indirizzare il traffico dove più serve è un traguardo altamente appetibile nel mondo business. Le soluzioni SD Wan, che aggiungono l’intelligenza del software alle reti tradizionali, rendono possibile raggiungere questo obiettivo: si tratta infatti di reti “virtuali” Software Defined gestibili a livello centralizzato mediante console, per le quali, secondo Global Market Insights, sono previsti tassi di crescita mondiali fino al 60% nei prossimi 5 anni.
Un trend, dunque, sempre più rilevante da un lato per la trasformazione dei processi aziendali attraverso l’adozione di soluzioni cloud, IoT e Big Data, dall’altro a causa dell’attuale aumento esponenziale dello smart working e del lavoro da remoto.
In questo scenario si inserisce la partnership tra Tim e Fortinet per arricchire di nuove tecnologie Tim SD Wan – la soluzione di Tim Business per aziende e PA.
“La trasformazione digitale dei processi aziendali è indispensabile per garantire elevate prestazioni, affidabilità e sicurezza all’intera rete – spiega Antonio Morabito, Head of Marketing, Enterprise Market di Tim – Le imprese chiedono sempre più spesso soluzioni programmabili direttamente e rapidamente da un unico ambiente di orchestrazione, attraverso il quale sia possibile ottimizzare le prestazioni delle risorse di rete e instradare il traffico dati secondo logiche di priorità. Inoltre, le richieste del mercato sono rivolte verso soluzioni di connettività in grado di offrire nativamente sicurezza a livello perimetrale e di rete. Tim ha individuato le migliori soluzioni tecnologiche Software Defined Network (Sdn) per consentire alle aziende di accedere ad applicazioni in cloud, in modo semplificato e centralmente gestito e grazie alla soluzione SD Wan di Fortinet riesce pienamente a soddisfare queste esigenze”.
“Questa partnership presenta notevoli vantaggi reciproci. Grazie al know-how, alla presenza e alla conoscenza del mercato italiano di Tim, Fortinet rafforza la presenza nelle soluzioni Secure SD Wan su scala nazionale – evidenzia Ruggero Mozzetta, Regional Sales Director Fortinet – E grazie alla convergenza di networking e security, Tim si unisce al crescente numero di Service Provider che hanno scelto Fortinet come tecnologia fondante per i propri servizi SD Wan. L’esclusivo approccio di rete basato sulla sicurezza di Fortinet offre la soluzione SD Wan sicura più completa per vari casi d’uso, da Wan Edge a Cloud”.
Sicurezza e flessibilità
La tecnologia SD Wan permette di avere anche funzionalità di sicurezza integrate nei sistemi Hardware e Software, un aspetto sempre più importante.
“L’accelerazione in atto nei processi di innovazione digitale comporta esigenze crescenti anche in termini di sicurezza e protezione, sia per le grandi aziende sia per le piccole e medie imprese – evidenzia Morabito – In questo contesto è fondamentale, per un provider come Tim, favorire la trasformazione grazie a nuovi modelli di servizio basati sul Cloud e sulla Software Defined Network, assicurando al contempo la convergenza delle soluzioni di rete e di sicurezza in un unico sistema integrato. La soluzione SD Wan di Fortinet consente di proteggere dispositivi, dati, applicazioni e connessioni lungo tutto il “percorso”, dal data center al cloud e fino all’home office”.
“Il 2020 è stato un anno particolare che ha avuto un impatto anche nell’ambito della cybersecurity. La realtà tecnologica italiana si è dovuta adattare ad un modo di lavorare che nel nostro paese stentava a prendere piede. Le esigenze di sicurezza si adattano, invece, molto più velocemente a questi cambiamenti, come dimostrano i report sviluppati dai nostri FortiGuard Labs – commenta Mozzetta – L’ufficio domestico resta tra i target primari e in particolare sulle piattaforme di lavoro condiviso abbiamo visto un aumento del phishing e una presenza costante di ransomware. Pensiamo che molto vada ancora fatto nella protezione di infrastrutture SaaS e che si debba investire di più nella visibilità soprattutto quando una quantità significativa di utenti è al di fuori del tradizionale scenario di rete in modo da realizzare la protezione del branch-of-one anche mediate l’uso di modelli AI e rilevamento automatico dei rischi”.