Un mercato da un miliardo di dollari. È quello delle reti
sottomarine che in questi ultimi anni ha fatto registrare una
grande crescita. Il traffico Internet intercontinentale ha avuto
infatti un rapido incremento sotto la spinta del crescente numero
di cellulari in grado di connettersi a Internet, dell’aumento
delle connessioni Internet ad alta velocità nonché della crescita
dei mercati sottosviluppati, dove centinaia di milioni di persone
hanno iniziato ad utilizzare il Web.
Secondo i dati di Ovum il mercato delle infrastrutture sottomarine
ha raggiunto nel 2008 un valore di 858 milioni di dollari, il 56%
in più rispetto all’anno precedente. Per il 2009, invece, la
società di ricerca prevede una crescita ulteriore del 26% fino ad
1,06 miliardi di dollari, crescita che nel 2010 arriverà a 1,27
miliardi di dollari (con un incremento del 20%).
“Gli operatori delle reti sottomarine sono in difficoltà per
riuscire a stare al passo con l’enorme domanda di capacità –
spiega Ron Kline, research director Reti Ottiche di Ovum -.
Installare nuovi cavi è costoso e richiede molto tempo, e per
questo motivo gli upgrade dei terminali sono una soluzione molto
attraente”. Una soluzione a questa empasse è, secondo gli
analisti, il riadattamento delle tecnologie ottiche alle reti
sottomarine. “Infinera, ad esempio, ha fatto un ottimo lavoro
adattando la sua tecnologia Pic per poterla applicare alle reti
sottomarine – spiega ancora Kline -. Gli operatori hanno necessità
di un maggior numero di canali che abbiano anche una maggiore
capacità (40G e anche 100G) e che tutto ciò sia ottenibile
solamente con l’upgrade dei terminali così da abbreviare i tempi
e rimandare in futuro le spese di installazione di nuovi sistemi
sottomarini. Aumentare la densità è importante e integrare i
sistemi sottomarini con quelli terrestri è una soluzione
allettante per gli operatori che vogliono semplificare le
operazioni e ridurre i costi.”
Il produttore di infrastrutture Infinera per le reti ottiche ad
alta velocità ha sviluppato infatti una nuova soluzione
sottomarina che porta i benefici dell’integrazione fotonica nel
mondo delle reti sottomarine.
Nello specifico la piattaforma è basata sul potenziamento dei Pic
(circuiti fotonici integrati di larga scala) grazie all’aggiunta
di amplificatori ottici in grado di fornire la portata ottica
transoceanica necessaria. I Pic potenziati sono stati montati sul
nuovo Infinera Submarine Line Module (Slm) capace di fornire 100
Gigabit/secondo di capacità per ogni line card.
“Il mercato sottomarino rappresenta l’ultimo segmento di
mercato che ha optato per Infinera come fornitore preferenziale.
Continua questo brillante periodo che ci vede sviluppare sempre
nuove applicazioni per il mercato del trasporto ottico –
dichiara Jagdeep Singh, Ceo di Infinera -. La nostra soluzione
che sfrutta l’architettura digitale Infinera basata
sull’integrazione fotonica, offre benefici che i concorrenti non
riescono a fornire dal momento che le loro ‘soluzioni
fotocopia’ non sono innovative”.
La piattaforma è già in fase di consegna presso i clienti
Infinera ed è già funzionante a pieno ritmo sul percorso
sottomarino di 50mila km del carrier Global Crossing.