Chiudere l'inchiesta entro l'estate. E' questo
l'obiettivo che si sono posti i magistrati della Procura di
Roma che indagano sul maxi-riciclaggio, tra il 2003 e il 2007, di
oltre 2 miliardi di euro che vede coinvolti gli ex vertici di
Telecom Italia Sparkle e Fastweb. A tal fine, il procuratore
aggiunto Giancarlo Capaldo e i pm Giovanni Bombardieri, Francesca
Passaniti e Giovanni Di Leo, procederanno nei prossimi giorni a un
nuovo giro di interrogatori dei principali indagati.
Tra gli interrogatri "in lista" quelli del fondatore di
Fastweb, Silvio Scaglia, dell'ex senatore del Pdl, Nicola Di
Girolamo e di Gennaro Mokbel, considerato dai magistrati il capo
dell'associazione per delinquere finalizzata al
riciclaggio.
Nella maxi-inchiesta risultano indagati a vario titolo 80 persone
per le ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata
al riciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti,
reati fiscali e violazione della normativa elettorale con
l'aggravante mafiosa. Tra gli iscritti nel registro degli
indagati anche quattro ex manager di Telecom Sparkle, tra cui
l'ex Amministratore delegato Stefano Mazzitelli, e otto di
Fastweb. Tra questi, l'Ad temporaneamente autosospeso, Stefano
Parisi.
Riciclaggio: chiudere l’inchiesta entro l’estate. L’obiettivo dei pm
Nei prossimi giorni previsto un nuovo giro di interrogatori al fondatore di Fastweb Scaglia, all’ex senatore Di Girolamo e al presunto capo dell’associazione a delinquere Mokbel
Pubblicato il 07 Apr 2010
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