IL PROGETTO

Rilevare gli incendi dalle torri di Tlc con l’intelligenza artificiale: parte dall’Abruzzo la sfida Inwit



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Gateway, telecamere smart e un software AI per individuare situazioni di criticità fino a una distanza che può raggiungere i 5 km di raggio e 80 km quadrati. L’iniziativa frutto della partnership con Legambiente. Suigo: “Le nostre infrastrutture digitali e condivise sono sempre più al servizio dei territori e sentinelle a tutela della biodiversità, prezioso patrimonio da proteggere”

Pubblicato il 26 lug 2024



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Monitorare e prevenire gli incendi boschivi, una delle principali minacce per le foreste italiane, è una priorità cruciale. A dare risposta a questa esigenza ci sta pensando la partnership tra la tower company Inwit e Legambiente, già alleate per il monitoraggio della qualità dell’aria. L’alleanza trova il suo campo d’azione in Abruzzo: qui, sulle 5 torri di Inwit saranno installati in totale 5 gateway e 9 telecamere smart, su cui è integrato un software di intelligenza artificiale in grado di rilevare tempestivamente gli incendi.

I primi territori coinvolti in questa nuova fase sono i Comuni abruzzesi di Pescasseroli (Aq), all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e di Pettorano sul Gizio (Aq), nella Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio, nei quali è stata installata la tecnologia. Seguiranno, entro il mese di agosto, le implementazioni del monitoraggio incendi nella Riserva Naturale Regionale Lecceta di Torino di Sangro (Ch), nella Riserva Naturale Bosco Don Venanzio a Pollutri (Ch) e nel Comune di Civitella Roveto (Aq) per monitorare l’area della Longagna.

Raggio di osservazione fino a 5 km

La localizzazione sulla sommità delle torri garantisce una posizione privilegiata che consente di massimizzare l’area sotto osservazione. La distanza massima che le telecamere possono coprire varia a seconda delle caratteristiche orografiche del luogo e delle dimensioni relative del pennacchio di incendio. Il raggio di osservazione è mediamente di 2 km intorno al punto di localizzazione, ma in determinati casi è possibile arrivare fino a 5 km, per un’area massima coperta di circa 80 km quadrati. Le apparecchiature sono in grado di funzionare anche in condizioni ambientali difficili e, grazie all’AI, di distinguere il fumo dei camini da quello degli incendi.

Integrazione della sostenibilità nel business

“I progetti di monitoraggio ambientale e degli incendi che stiamo portando avanti rappresentano un concreto esempio dell’integrazione della sostenibilità nel nostro business – dichiara Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di Inwit –. La realizzazione di queste attività conferma il valore per il territorio e il ruolo delle nostre infrastrutture digitali e condivise che, oltre ad abilitare il 4G e il 5G degli operatori, possono ospitare anche tecnologie diverse, offrendo più servizi integrati ed innovativi, in grado di contribuire attivamente anche alla tutela dell’ambiente e della biodiversità. La solida partnership con Legambiente, dopo il monitoraggio dell’ambiente e dell’inquinamento atmosferico nei Parchi, si rafforza e si rilancia con il monitoraggio e la prevenzione degli incendi grazie alle nostre torri, sentinelle a supporto del grande lavoro delle Istituzioni preposte, e all’intelligenza artificiale”.

“La tecnologia – dichiara Giorgio Zampetti, Direttore Generale di Legambiente – rappresenta una valida alleata nel monitoraggio e nella tutela dell’ambiente e della biodiversità. Negli anni sono cresciute le attività in cui le nuove frontiere tecnologiche unite allo sviluppo del digitale e dell’intelligenza artificiale danno un supporto sempre più strategico. I progetti di monitoraggio ambientale e degli incendi, che abbiamo avviato con Inwit, dopo quelli sulla qualità dell’aria, vanno proprio in questa direzione ed hanno al centro un tema delicato e con ricadute pesanti sui territori. Gli incendi, il più delle volte di origine dolosa, rappresentano infatti una piaga del nostro Paese come denunciamo da anni con il nostro rapporto annuale Ecomafia. Un fenomeno, portato avanti da persone senza scrupoli, che va fermato con azioni di prevenzione e politiche mirate su cui Governo, Regioni e Comuni devono intervenire in maniera sinergica, ma anche informando e sensibilizzando i cittadini, e avvalendosi dell’uso delle migliori tecnologie per rilevare tempestivamente i roghi e agire di conseguenza come propongono e stanno facendo in via sperimentale INWIT e Legambiente”.

Già attivato il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico

Nel luglio 2023 Inwit e Legambiente avevano già dato il via ad un progetto che portava ad un’evoluzione del ruolo delle infrastrutture digitali e condivise grazie all’installazione sulle torri di Inwit di sensoristica IoT, videocamere smart e gateway per il monitoraggio ambientale e per scopi di prevenzione incendi. In particolare, era stata avviata un’attività di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico in quattro aree naturali dell’Appennino centrale: il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Maiella, la Riserva Naturale Zompo lo Schioppo e, infine, la Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio. L’iniziativa, tuttora attiva, consente di creare una base-dati a lungo termine relativa alla qualità dell’aria nei luoghi monitorati, in modo da favorire l’identificazione di eventuali rischi o impatti negativi e stimolare l’adozione di misure correttive sia da parte degli attori del settore pubblico sia da parte dei privati che operano nelle zone coinvolte dal progetto.

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