Rim (Research in Motion), produttore del Blackberry in crisi da tempo, si è affidata ad un consulente finanziario per cercare opzioni strategiche per uscire dalle secche in cui si trova l’azienda. Lo scrive Bloomberg, aggiungendo che nei prossimi giorni Rim potrebbe decidere di collaborare con almeno una banca. La prima scelta di Rim sarebbe quella di cedere le licenze d’uso del suo software mobile, la seconda opzione sarebbe un investimento strategico. L’azienda non è orientata a mettersi in vendita. Rim ha reso noto il mese scorso che sta prendendo in considerazione cambiamenti strategici importanti, dopo aver comunicato risultati trimestrali in netta perdita.
La priorità di Rim oggi come oggi è trovare una banca in grado di consigliarla sull’eventuale cessione dell’utilizzo del nuovo sistema operativo Blackberry 10, in fase di sviluppo.
Il Ceo Thorsten Heins, che a gennaio ha sostituito i co-Ceo Jim Balsillie e Mike Lazaridis, ha detto il mese scorso che raddoppiando gli sforzi per attrarre clientela business rivedendo le strategie per quanto riguarda licenze, partnership, joint venture e altre modialità per alleggerire gli asset. Altre vie allo studio per aumentare i ricavi derivano dall’ottimizzazione del servizio di messaging e del portafoglio di brevetti, che sono gli asset di Rim che valgono di più. Microsoft e Samsung potrebbero essere fra i più interessati agli asset di Rim. Ad esempio, se Rim decidesse di mettere in vendita i suoi brevetti, Microsoft potrebbe essere interessata, anche se secondo fonti vicine a Rim, Redmond non sarebbe intenzionata ad acquisire la totalità dell’azienda canadese in crisi.