Le telco che fanno leva sul cloud e l’intelligenza artificiale per gestire le reti ottengono migliori prestazioni, scalabilità, risparmi sui costi e opportunità di monetizzazione. Lo afferma un nuovo studio globale dell’Ibm Institute for Business Value, realizzato con il supporto di Gsma Intelligence e basato su un sondaggio tra 750 dirigenti delle Tlc globali e interviste singole con 14 leader di aziende Csp (fornitori di servizi di telecomunicazione e comunicazione).
Lo studio, “Rewiring the telecom mindset: How CSPs are gaining network advantage with cloud and Ai”, mette l’accento, come dice il titolo, non solo sull’uso delle tecnologie, ma sul cambiamento del mindset per sbloccare i vantaggi del cloud e dell’Ai.
“Le società di telecomunicazioni che adottano un approccio basato sul cloud e sull’intelligenza artificiale saranno meglio attrezzate per navigare le complessità del moderno panorama della rete e capitalizzare le opportunità emergenti. Trasformando la loro mentalità e abbracciando una cultura dell’innovazione, i Csp possono ottenere benefici significativi e stare al passo con le evoluzioni del mercato”, afferma Rahul Kumar, Senior partner & Vice president, Global industry leader for Telco & media industry, Ibm.
Ai e cloud readiness per le telco d’avanguardia
In base al sondaggio, il 79% dei dirigenti delle telecomunicazioni dà la priorità assoluta alle prestazioni di rete. La modernizzazione della rete è la seconda priorità.
Il 69% delle telco pioniere dell’innovazione tecnologica utilizza l’Ai tradizionale per il monitoraggio delle prestazioni della rete, tra cui osservabilità e insight (contro il 59% delle altre telco) e il 62% sfrutta l’Ai tradizionale per la pianificazione della rete (nelle telco meno all’avanguardia il tasso di adozione è solo del 43%). Inoltre, il 54% dei “pionieri” integra l’Ai generativa nella pianificazione della rete, il doppio rispetto alle altre società Tlc.
Questa capacità innovativa si basa sulla cloud readiness, evidenzia lo studio, che rende le telco d’avanguardia più agili e capaci di usare risorse on-demand per funzionalità avanzate basate sull’Ai.
La tecnologia cloud, infatti, consente la scalabilità, la flessibilità e la potenza computazionale necessarie per gestire i grandi dataset dell’intelligenza artificiale, addestrare modelli avanzati e fornire inferenze a bassa latenza su larga scala.
L’Ai nelle reti ha bisogno di strategie e competenze
Tuttavia, molti Csp sono lenti nello sfruttare le potenzialità dell’Ai. Mentre il 60% delle telco utilizza l’Ai tradizionale per il monitoraggio delle prestazioni di rete, il principale caso d’uso dell’intelligenza artificiale, meno della metà la applica ad altri usi, come la manutenzione predittiva delle apparecchiature di rete (46%) o la pianificazione della rete (43%). Ancora meno aziende usano l’Ai generativa nella rete.
I motivi di questa esitazione ad adottare capillarmente l’Ai sono innanzitutto le preoccupazioni per la sicurezza e la privacy dei dati, citate dal 61%. Più della metà del campione indica anche il ritmo dei cambiamenti tecnologici (53%) e la mancanza di una strategia di intelligenza artificiale per la rete (51%).
Il 47% dei dirigenti, inoltre, è preoccupato per le insufficienti competenze Ai interne.
Ciononostante, nei prossimi tre anni, i dirigenti intervistati si aspettano di aumentare gli investimenti di rete nell’implementazione del cloud di quasi il 20%, nell’Ai tradizionale del 16% e nell’Ai generativa di quasi il 19%.
Cloud e Ai come supporto alla monetizzazione
Secondo le analisi di Ibm Institute for Business Value e Gsma Intelligence, quando cloud e intelligenza artificiale lavorano in sinergia, possono abilitare l’intelligenza di rete in tempo reale, l’ottimizzazione dei costi e i servizi personalizzati, aiutando le telco a fornire un valore maggiore ai clienti.
Diverse telco intervistate nell studio citano vantaggi che rappresentano il collegamento tra la modernizzazione della rete e il cloud, l’adozione di Ai e Gen Ai e la creazione di servizi innovativi che trainano la monetizzazione. I principali vantaggi del cloud riferiti sono un time-to-market più rapido (61%), una maggiore qualità del servizio ai clienti (58%) e nuovi servizi che generano entrate (58%).
Anche le nuove funzionalità del 5G-Advanced, se abbinate a una solida infrastruttura cloud, possono scalare in modo sicuro, proteggendo i dati dei clienti e facilitando una rapida innovazione dei servizi.
Le telco devono adottare la mentalità cloud-native
Il 55% degli intervistati afferma anche di aver subito una violazione della sicurezza della rete negli ultimi 12 mesi. E solo il 42% dei dirigenti considera la sicurezza di rete una delle principali sfide nei prossimi tre anni. Eppure, anche nella cybersecurity, le telco più avanzate fanno leva sull’Ai per rendere le loro strategie più robuste.
Tuttavia, la tecnologia da sola non trasforma il business delle telco. Lo studio sottolinea la necessità per i Csp di guardare oltre l’adozione della tecnologia e trasformare la loro cultura rendendola simile a quella delle imprese cloud-native per sfruttare le possibilità di monetizzazione della rete e rimanere competitivi. Ciò include abbracciare il rischio in modo calcolato, favorire la collaborazione, imparare dal fallimento e promuovere un approccio proattivo all’innovazione. Le iterazioni rapide, la sperimentazione e la capacità di ammettere il fallimento sono essenziali per il progresso. Non si tratta solo di adottare il cloud o l’intelligenza artificiale, ma di utilizzare questa architettura per operare e interagire con i clienti in modo diverso.
“I risultati dello studio sottolineano il ruolo fondamentale che il cloud e l’intelligenza artificiale giocheranno nel plasmare il futuro delle telecomunicazioni”, ha affermato Peter Jarich, Head of Gsma Intelligence. “Con l’evoluzione dell’industria delle Tlc, è chiaro che i Csp devono dare priorità alla modernizzazione della rete, migliorare la sicurezza e l’innovazione per rimanere competitivi e guidare la crescita”.