Rivoluzione per l’App Store, sprint sugli abbonamenti

Grandi novità per il negozio Apple: per le applicazioni a pagamento suddivisione dei ricavi 70/30 per il primo anno di sottoscrizione e 85/15 per i successivi. Gli sviluppatori potranno anche differenziare i prezzi in base al mercato di riferimento

Pubblicato il 09 Giu 2016

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L’App Store, il negozio di applicazioni per iPhone e iPad, si rivoluziona: spinge sugli abbonamenti, introduce inserzioni a pagamento nei risultati di ricerca e velocizza il processo di revisione e approvazione delle app. Dopo le indiscrezioni delle ultime settimane, Apple ufficializza il cambio di passo dell’App Store a pochi giorni dall’apertura della conferenza per gli sviluppatori.

A illustrare le novità, che arriveranno gradualmente fra la prossima settimana e l’autunno, è Phil Schiller, senior vice president responsabile del marketing globale di Cupertino, in un’intervista al sito The Verge. I cambiamenti più significativi riguardano i modelli di business e in particolare le applicazioni in abbonamento. Questa tipologia di pagamento potrà essere adottata per qualsiasi tipo di app, non solo servizi streaming, news e incontri e in più entro il primo anno dell’abbonamento si applica la tradizionale suddivisione dei ricavi 70/30, ma dopo un anno di sottoscrizione si applicherà una suddivisione 85/15. Se gli sviluppatori hanno utenti abbonati da più di un anno, la suddivisione 85/15 si applica immediatamente da lunedi’ 13 giugno. Inoltre gli sviluppatori potranno differenziare i prezzi delle loro app in base al mercato di riferimento e potranno valutare incrementi dei prezzi lasciandoli inalterati per i vecchi clienti.

Sulla scia di quanto fa Google, Apple introduce anche le “Search Ads”, ovvero i pagamenti per il posizionamento ‘sponsorizzato’ delle app nei risultati di ricerca. Gli sviluppatori potranno pagare per mostrare le loro applicazioni in evidenza nelle ricerche degli utenti all’interno del negozio digitale.

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