Entro il 2015 l’Europa dovrà essere libera dal roaming, annullando tout court ogni sovrapprezzo per usare il proprio cellulare all’estero. Questa la richiesta di una risoluzione approvata oggi all’unanimità dalla commissione Industria (Itre) del Parlamento Ue (qui la proposta di risoluzione). Il testo sostiene le idee della Commissaria Ue Neelie Kroes, andrà in plenaria a settembre ed è stato presentato da Pilar del Castillo (Ppe, Spagna), Francesco de Angelis (S&D/Pd, Italia), Amelia Andersdotter (Verdi, Svezia) e Evzen Tosenovsky (Conservatori, Repubblica Ceca).
La risoluzione, non vincolante, dopo che passerà al vaglio della plenaria farà da base alla posizione del Parlamento europeo al vertice di ottobre. Con il voto unanime è stato espresso il forte sostegno politico all’azione del commissario per l’Agenda digitale, Neelie Kroes, che a fine maggio aveva annunciato l’intenzione di presentare in autunno una proposta della Commissione Ue con l’obiettivo di cancellare il roaming.
Le tariffe per le chiamate fuori dai confini nazionali rappresentano il 10% del fatturato delle telco, secondo stime parlamentari. Gli operatori nei mesi scorsi hanno scritto al Consiglio chiedendo di non rivedere le tariffe ulteriormente al ribasso, adducendo riduzioni dei ricavi che metterebbero a rischio la capacità e l’attrattività degli investimenti del settore, tra cui la fibra.
Gli eurodeputati invece spalleggiano Kroes e sottolineano che le attuali tariffe rimangono ”eccessive” e ostacolano la crescita, nonostante i forti tagli già imposti da Bruxelles negli ultimi anni. L’unica strada percorribile è quella che porta all’azzeramento totale del roaming, un passo che ”stimolerà l’innovazione” e contribuirà a costruire ”un vero mercato unico delle telecomunicazioni”.
“L’abolizione completa e definitiva delle tariffe roaming in Europa è più vicina – ha commentato uno degli autori della risoluzione, l’eurodeputato del Pd Francesco De Angelis – Sono queste le decisioni che i cittadini si aspettano dall’Ue: dal 2015 i cittadini potranno finalmente beneficiare dell’abbattimento di una delle ultime frontiere esistenti tra Stati membri”, ha osservato il parlamentare italiano.
Buone notizie per i consumatori europei erano già arrivate lo scorso primo luglio, con un nuovo taglio delle tariffe. Chi viaggia in un altro Paese Ue spende ora un massimo di 24 centesimi al minuto (Iva esclusa) per chiamare casa e 7 centesimi per ricevere una telefonata, rispetto ai 29 e 8 centesimi che avrebbe pagato nel luglio 2012. Il costo per inviare un sms si è abbassato da 9 a 8 centesimi e quello per navigare su internet da 70 a 45 centesimi ogni megabyte scaricato. Dal luglio 2014, in attesa dell’auspicato azzeramento del roaming dal 2015, è già prevista un’ulteriore sforbiciata dei prezzi, che si ridurranno di più della metà per il traffico dati (20 centesimi per megabyte).