La Roaming Regulation dell’Ue prende forma con nuove tariffe all’ingrosso praticamente dimezzate rispetto a quelle proposte dall’esecutivo europeo. La Commissione industria e energia (Itre) del Parlamento Ue ha infatti approvato gli emendamenti di compromesso ai prezzi tra cui: la tariffa media all’ingrosso che l’operatore di rete ospitante può applicare per la fornitura di servizi di dati in roaming regolamentati tramite la rete stessa non deve superare il limite di 1 euro per gigabyte di dati trasmessi e la tariffa all’ingrosso per la chiamata in roaming ha invece un tetto massimo di 0,015 euro al minuto.
Gli emendamenti al Regolamento sul roaming delle telecomunicazioni all’interno dell’Ue prevedono anche che gli operatori di telefonia non applichino tariffe a comunicazioni intracomunitarie regolamentate che terminano in un altro Stato membro e che risultano superiori alle tariffe applicabili ai servizi che si interrompono nello stesso Stato, salvo che non dimostrino l’esistenza di costi diretti oggettivamente giustificati.
Sul mercato al dettaglio, il focus è sulla qualità del servizio e l’accesso alla connettività 5G, con un importante ruolo per il Berec.
L’attuale regolamentazione che azzera per gli utenti le tariffe di roaming scade il 30 giugno 2022. La nuova regulation prolungherà queste regole di altri dieci anni.
I nuovi tetti alle tariffe di roaming all’ingrosso
Le tariffe previste dalla precedente versione del regolamento erano, relativamente al servizio dati, 2 euro per gigabyte dal 6 luglio al 31 dicembre 2022, 1,5 euro fino al 31 dicembre 2024 e poi 1 euro per gigabyte. Con gli emendamenti dell’Itre il massimo della tariffa all’ingrosso per i servizi dati in roaming sulla rete dell’operatore ospitante diminuisce a 1 euro per gigabyte di dati trasmessi fino al 31 dicembre 2023, 0,75 euro dal 1 gennaio 2024 e a 0,50 per quelli trasmessi dal 1 gennaio 2025. L’addebito massimo all’ingrosso resta – fatto salvo quanto previsto dall’articolo 21 del regolamento – a 0,50 euro per gigabyte fino al 30 giugno 2032.
Anche la tariffa media all’ingrosso che l’operatore della rete ospitante può applicare al fornitore di roaming su una chiamata in roaming regolamentata e originata su tale rete – comprensiva tra l’altro dei costi di origine, transito e terminazione – diminuisce progressivamente. Scenderà a 0,01 euro al minuto nel 2025 e – fatto salvo quanto previsto dall’articolo 21 del regolamento – resta a 0,01 euro al minuto fino al 30 giugno 2032.
Modifiche sui costi degli Sms
Per la fornitura di un Sms in roaming la tariffa media all’ingrosso che l’operatore di rete ospitante può applicare non deve superare il limite di 0,003 euro per messaggio. Inoltre il massimo della tariffa all’ingrosso resta – fatto salvo quanto previsto dallarticolo 21 del regolamento – a 0,003 euro fino al 30 giugno 2032.
La Commissione Itre ha anche chiesto di fare in modo che i servizi di emergenza siano forniti senza ulteriori addebiti.
Il Berec fornirà le linee guida
L‘organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche Berec dovrà – sei mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento europeo sul roaming – fornire le linee guida per stabilire i criteri legati ai costi riferiti della misura.
Successivamente all’entrata in vigore del regolamento e d’intesa col Berec, la Commissione Ue dovrà invece presentare una relazione relativa all’applicazione della misura, includendovi anche una valutazione dell’evoluzione delle tariffe di comunicazione intracomunitarie. Tale valutazione sarà ripetuta poi ogni due anni.
Roaming al dettaglio: monitoraggio sulla qualità del servizio
Gli atti di esecuzione sulle norme dettagliate sull’applicazione della politica di utilizzo corretto e sulla metodologia per la valutazione della sostenibilità della fornitura dei servizi di roaming al dettaglio a prezzi nazionali dovranno essere adottati dalla Commissione europea entro il 31 dicembre 2022.
Il Berec è chiamato ad aggiornare le sue linee guida per la vendita al dettaglio in merito alla misura della qualità del servizio. L’organismo dovrà monitorare il mercato del roaming e fornire valutazioni sulla qualità del servizio, comprendendo anche le statistiche sui reclami ricevuti dai consumatori e inerenti al servizio e al quadro normativo esistente.
L’Itre ha incluso nei suoi emendamenti il divieto delle pratiche commerciali che riducono la qualità dei servizi roaming di vendita al dettaglio regolamentata.
Focus sull’accesso alla connettività 5G
I fornitori di roaming non dovranno offrire il loro servizio a condizioni meno favorevoli di quelle promosse a livello nazionale, nei casi in cui le stesse generazioni di reti di comunicazione mobile, le condizioni e le tecnologie siano disponibili sulla rete ospitante. Se i fornitori offrono condizioni meno favorevoli di quelle garantite a livello nazionale, saranno tenuti a informare i propri utenti.
Il Berec dovrà – in collaborazione con la Commissione europea e le parti interessate – valutare il quadro normativo per i consumatori, le imprese e gli operatori per garantire l’accesso alla connettività di nuova generazione, come il 5G.