Gli Stati Uniti stanno per abdicare al controllo dalla gestione dei domini Internet che detengono incontrastati attraverso l’Icann, l’ente no profit a supervisione statunitense che assegna gli indirizzi IP. Salvo sorprese, al 55esimo meeting di Icann a Marrakech, in Marocco, nella giornata di oggi arriverà la svolta a cui si lavora da 10 anni: affidare la gestione degli indirizzi della Rete alla comunità globale del Web.
Significa che per richiedere un nuovo dominio (ad esempio .catholic) non si dovrà più passare al solo vaglio americano ma a quello di una pluralità di soggetti internazionali. Washington ha posto alcune condizioni per cedere la sua esclusiva sui domini: che si migliori il modello di governance multiattore, garantendo la sicurezza e stabilità di Internet; che si rispettino le richieste e le attese di tutti i clienti di Icann; che si mantenga l’apertura di Internet quale piattaforma globale senza discriminazioni. Il definitivovia libera arriverà dal Congresso americano che si dovrà pronunciare a metà luglio.
Il passaggio consta di tre fasi. La prima fase – di questo si parla nel summit di Marrakech – è stata incentrata sulla costruzione della proposta della comunità Internet globale per arrivare a chiudere il contratto in essere con gli Usa. Nella seconda fase il governo Usa deve studiare la proposta e decidere che è conforme alle quattro condizioni poste per cedere il controllo. La terza fase è quella dell’implementazione della proposta che in estrema sintesi affida a un consesso di multistakholder le stesse funzioni di Icann e la gestione della root zone di Internet senza avere più la supervisione degli Usa