Un disegno di legge firmato dal ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, mette a rischio il Cira (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) il soggetto che gestisce il Prora (Programma Nazionale di Ricerche Aerospaziali). L’allarme è lanciato dal centro stesso che in una nota “prende atto con stupore del disegno di legge, presentato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni, per l’assestamento del bilancio dello Stato con il quale si propone un taglio di risorse assolutamente grave e rischioso per il futuro delle attività del Centro”. Il provvedimento prevede un taglio totale dei finanziamenti al Cira per la Ricerca sul conto residui dell’anno 2012, pari a circa 1 milione di euro nonché un taglio progressivo sulla stessa voce a partire dal 2013 fino al 2015, di circa 1 milione di euro all’anno. Sono poi stabilite riduzioni delle spettanze Cira sul residuo investimenti Prora pari a circa 26 milioni di euro.
“Nonostante le rassicurazioni del Governo, che afferma la volontà di ‘investire sulla ricerca, innovazione e sullo Spazio‘ – si legge nella nota – con questo disegno di legge si esprime una bassa priorità per la ricerca aerospaziale in Italia che, in ambito pubblico, è incentrata sul solo Centro Italiano di Ricerca Aerospaziale, che risulta penalizzato da tagli di assoluto rilievo”.
“Con questi tagli il Cira verrebbe colpito sia con il non riconoscimento di crediti già maturati, cosa assolutamente inaudita, che nei contributi dovuti sulla base del programma Prora per impegni già presi e a completa conoscenza del ministero dell’Economia”.
Secondo il Centro “un taglio al Programma Nazionale di Ricerche Aerospaziali comporterebbe un devastante problema di credibilità internazionale, visti i recenti impegni con le massime Agenzie aerospaziali Esa, Nasa e Jaxa, nonché di fuga di cervelli, che in Campania (dove ha sede il Cira ndr) rappresentano l’eccellenza nel settore a livello internazionale”.