Finale con sorpresa per il viaggio del ministro Paolo Romani in
Estremo Oriente. Atteso per oggi in Cina dove tra gli altri avrebbe
dovuto incontrare Li Ka Shing, il magnate che controlla un impero
economico fra i più imponenti al mondo e a cui fa capo anche la
proprietà di H3G (3Italia), il ministro ha improvvisamente
annullato tutti gli appuntamenti in agenda nella terra di mezzo per
rientrare a Roma direttamente dalla Mongolia dove oggi ha firmato
col primo ministro Batbold Sukhbaatar un accordo collaborazione su
cachemire, terre rare e agroalimentare. Romani arriverà a Roma
domani sera.
Non ci sono comunicati ufficiali sulle ragioni dell’improvviso
cambio di programma, ma a quanto pare i motivi sono dovuti agli
appuntamenti parlamentari cui il ministro è impegnato a
partecipare a Roma.
C’era molta attesa per la visita in Cina del ministro Romani,
anche perché il viaggio veniva a collocarsi in un momento molto
delicato per la situazione del debito pubblico italiano e dopo
l’interesse manifestato da Pechino alla sottoscrizione dei nostri
bond.
Come abbiamo già scritto nel sito del Corriere delle Comunicazioni
venerdì scorso secondo alcune indiscrezioni, inoltre, al
centro dei colloqui con Li Ka Shing avrebbe potuto esserci il
futuro di 3Italia, società più volte data sul punto di essere
ceduta, se non addirittura smembrata fra più competitor. Tanto è
vero che più di qualcuno è stato colto di sorpresa dalla
determinazione che gli uomini di H3G stanno mettendo nella
partecipazione all’asta delle frequenze Lte, comprese quelle
“pregiate” a 800Mhz. Come se un’improvvisa iniezione di
denaro fresco fosse venuta a rimpinguare le esauste casse
aziendali.