IL CASO

Sambuco: “Ripristinare il Ddi? Così si affossa l’Agenda digitale”

In un tweet il capo dipartimento Comunicazione del Mise commenta le indiscrezioni, pubblicate dal Corriere delle Comunicazioni, secondo cui Letta punta a ripristinare il dipartimento. Previsto per domani alla Camera un question time di Antonio Palmieri sul piano digitale

Pubblicato il 14 Mag 2013

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Ripristinare il Dipartimento per la digitalizzazione della PA e per l’innovazione tecnologica (Ddi) “significherebbe affossare l’Agenda digitale”. In un tweet Roberto Sambuco, capo dipartimento Comunicazione del Ministero allo Sviluppo Economico, commenta le indiscrezioni pubblicate sul sito del Corriere delle Comunicazioni, secondo cui il governo sarebbe pronto a far ripristinare il Ddi, dato che è l’unica struttura ad avere ancora dei fondi a disposizione per portare a termine i progetti digitali soprattutto sul versante PA.

Si tratta di un progetto a cui stava già pensando Monti e che Enrico Letta avrebbe fatto suo, anche alla luce del fatto che la maggior parte dei dipendenti del Ddi hanno deciso di rimanere alla presidenza del Consiglio invece di passare alla neonata Agenzia digitale (il decreto Crescita stabiliva infatti che i dipendenti potessero scegliere volontariamente se transitare o meno verso l’ex DigitPA). Stando così le cose sarebbe abbastanza veloce ripristinare gli uffici e per di più con personale altamente qualificato. Letta dimostra dunque la volontà “di fare quanto possibile sull’Agenda digitale, visti i tempi presumibilmente brevi di questo governo”. Se il progetto dovesse essere portato a termine, al Ddi verrebbe riaffidata la funzione fondamentale di coordinamento delle politiche di sviluppo della società dell’informazione per la PA, passate all’Agenzia digitale che, a sua volta, ne verrebbe espropriata con un duro colpo per la governance dell’IT pubblico già “provata” da un’eccessiva frammentazione di responsabilità tra ministeri.

La notizia arriva nei giorni successivi a quella sul ritiro dello statuto dell’ex DigitPA da parte del governo Monti lo scorso 24 aprile. A questo proposito oggi, il dg Agostino Ragosa ha precusato che la decisione non è stata persa dal governo per fermare i lavori dell’Agenzia ma che “la volontà del governo è quella di semplificarne la governance”. “Sono quindi fiducioso – ha sottolineato Ragosa – che il lavoro dell’Agenzia continui e possa procedere speditamente. Letta è molto sensibile al tema del digitale e spero che il governo porti il tema della digitalizzazione del Paese al centro del dibattito politico”.

Intanto il deputato Pdl, antonio Palmieri, annuncia per domani un questio time alla Camera per avere “lumi” sullo stato di avanzamento dell’Agenda digitale. Secondo Palmieri è necessario che questo governo “porti a compimento ciò che è stato avviato fin dal 2001, cercando di chiudere i lavori su tutti i cantieri aperti: sanità, pubblica amministrazione, giustizia e soprattutto banda larga”.

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