Samsung stima profitti al rialzo, ma ad Elliot non basta: “Serve spin-off”

La casa sudcoreana prevede utili in crescita del 5,6% nel terzo trimestre. L’hedge fund parte all’attacco e chiede al board di creare una holding di partecipazioni e una società operativa da quotare al Nasdaq. Proposto anche un dividendo speciale da 27 miliardi in favore degli azionisti

Pubblicato il 07 Ott 2016

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Elliott parte all’attacco di Samsung e chiede al board misure di riassetto per sprigionare maggior valore per gli azionisti di una società che capitalizza circa 230 miliardi di dollari.

L’hedge fund fondato da Paul Singer possiede lo 0,62% della società sudcoreana, che è nel mezzo non solo di una delicata fase di business (dopo i problemi di batterie del nuovo Galaxy Note 7) ma di una transizione di potere: il patriarca Lee Kun-hee,74 anni, è semi-ritirato per motivi di salute dopo un attacco cardiaco nel 2014 e il figlio Jay Y Lee, 48 anni, è considerato il leader di fatto del conglomerato, di cui è entrato formalmente nel board di recente.

Nel dettaglio Elliott chiede che la struttura societaria si divida in due: una holding di partecipazioni e una società operativa da quotare al Nasdaq. Vuole un dividendo speciale da 27 miliardi di dollari in favore dell’azionariato, in quanto la società siede su liquidità per circa 70 miliardi di dollari. Chiede una migliore governance, con altri tre membri indipendenti nel board. Non è chiaro se Elliott abbia già avuto contatti con altri azionisti (11 dei 20 principali soci sono istituzioni non coreane).

Già lo scorso anno Elliott aveva tentato invano di far fallire la fusione di Samsung C&T con l’affiliata Cheil Industries.

Ma nonostante la fase delicata, Samsung ha annunciato che si aspetta un aumento del 5,6% dei profitti nel terzo trimestre del 2016, nonostante i recenti problemi con lo smartphone Galaxy 7. Ci si aspetta profitti in rialzo a 7,8 trilioni di won (7,02 miliardi di dollari) nel terzo trimestre. Le vendite, però, sono previste in calo del 5,2% nel terzo trimestre a 49 trilioni di won.

Intanto i dispositivi della casa coerana continuano ad avere problemi. Ieri un aereo della Southwest Airlines pronto al decollo, negli Usa, è stato evacuato all’aeroporto di Louisville per il fumo proveniente da un telefono Samsung. L’azienda sudcoreana, la compagnia aerea e la Federal Aviation americana non hanno reso noto ufficialmente il modello del dispositivo perché stanno investigando. Ma una signora a bordo ha spiegato al quotidiano The Courier-Journal of Louisville che si è trattato del Galaxy Note 7 di suo marito. Lo smartphone è stato ritirato dal mercato un mese fa per problemi alla batteria e Samsung ha avviato un programma di sostituzione.

Samsung, negli Stati Uniti, ha ricevuto 92 segnalazioni di batterie surriscaldate del Galaxy Note 7, in 26 casi il dispositivo si è bruciato. A seguito di questi episodi, la Federal Aviation Administration ha emesso un avviso ai passeggeri degli aerei di non usare questo modello di dispositivo a bordo, né di imbarcarlo.

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