“L’innovazione tecnologica nel campo sanitario non deve più essere un elemento marginale, ma la strada maestra per affrontare il futuro”. Scrive così nell’editoriale “Si può fare”, il presidente dei Federsanità Anci Angelo Lino Del Favero. Dopo aver ricordato che “gli investimenti in sanità digitale in Italia nel 2013 sono stati pari a 1,47 miliardi di euro, diminuiti del 4,6% rispetto al 2012 e incidendo appena per l’1,2% sul totale della spesa sanitaria pubblica” – dunque, dati alla mano, “troppo pochi in un paese che si appresta ad affrontare la grande sfida delle cronicità, che imporrà uno sforzo titanico al servizio sanitario nazionale” – Del Favero ha rimarcato “la necessità di innovare e dare spazio e sostegno ai progetti di teleassistenza e alla digitalizzazione dei processi sanitari”.
Un sollecito, questo, che trova naturale sponda nelle attività perseguite da Arsenàl.it, che al Forum PA ha premiato cinque idee innovative di sanità digitale. “L’esperienza del contest nazionale che abbiamo lanciato è stata un’utile occasione per comprendere come il mercato dell’innovazione si stia muovendo nel campo dell’e-health”, ha spiegato Claudio Dario, presidente di Arsenàl.it con delega operativa in Federsanità Anci nazionale al coordinamento tecnologie sanitarie infrastrutture Hta/Ict. La top five include Collabobeat (presentato da Floriano Bonfigli, Digital health expericence, Fermo), una piattaforma di collaborazione digitale tra medico e paziente che consente di condividere informazioni, dati e commenti “garantendo un elevato livello di compliance nel processo di cura che diventa anche occasione di empowement”, si legge nella motivazione per la menzione speciale.
E ancora, ByMeds (Luca Crivellari, AppToTheCloud, Milano) – una app mobile per prenotare e gestire gli appuntamenti con il medico di medicina generale ed il pediatra di libera scelta – Medical up (Emilia Bruno, Cosenza), una piattaforma intelligente che offre un unico punto di accesso per agevolare non solo nella ricerca di un medico ma anche nella ricerca di un alloggio o di un itinerario per raggiungere il luogo di cura. Premiati anche Manuel Ronzoni (TapMyLife, Bergamo) che ha presentato TapMyHospital, una piattaforma integrabile con dispositivi mobile e weareable che consente di individuare la posizione di dotazioni e persone anche in ambienti chiusi, dove il Gps non funziona, monitorando in tempo reale attrezzatture, pazienti critici e personale, ed Enrico Capiozzo (Veasyt, Venezia), il cui Veasyt live rappresenta un servizio di video-interpretariato da remoto fruibile online da computer, tablet e smartphone per lingue verbali e in lingua dei segni italiana per persone sorde. Largo alle idee innovative, dunque, perché come sottolinea Claudio Dario “investire su questi progetti significa soprattutto dare spazio al confronto e alle idee delle nuove generazioni”.