Poste mantiene una posizione "neutrale" e non ha
effettuato "nessuna pressione" sul suo futuro
posizionamento sotto un regolatore o un altro. E' quanto ha
affermato l'amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo
Sarmi, commentando il decreto che prevede la creazione di
un'agenzia di regolamentazione per la liberalizzazione del
settore postale e non, come chiedono Antitrust e Agcom,
l'affidamento di questo compito all'Autorità per le
tlc.
"Quello che posso dirvi – ha aggiunto rispondendo a domande di
giornalisti, in margine ad un incontro con il ministro
dell'industria egiziano, Mohamed Rachid – è che per quanto
riguarda la liberalizzazione, essa si è svolta nel pieno rispetto
dei tempi e dei modi dei regolamenti europei".
"Piuttosto – ha osservato – si tratta di un regolamento
risalente a una diecina di anni fa, che dovrebbe essere
aggiornato".
Ieri in audizione alla Camera il presidente dell'Antitrust
Antonio Catricalà e quello dell'Agcom Corrado Calabrò hanno
bocciato il decreto, che affida ad un'agenzia di controllo
ministeriale la regolazione del mercato postale. L'Agcom si è
riproposta per ricoprire questo ruolo, come avviene in 22 dei 27
paesi dell'Ue.