TELECOM ITALIA

Sarti: “Lte, ora il Byod può decollare”

Il manager di Telecom Italia spiega le strategie dell’operatore: “Stiamo mettendo in piedi sistemi di offerta per favorire il fenomeno del bring your own device. Sarà facilitato il passaggio al cloud computing”

Pubblicato il 05 Mar 2013

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“La velocità con cui ci stiamo muovendo dimostra quanto ci crediamo, all’Lte. Adesso siamo in 30 tra comuni tra città e località turistiche. Abbiamo dichiarato che copriremo almeno il 40% della popolazione entro il 2014. Investiremo 500 milioni in tre anni… “. Giancarlo Sarti, responsabile Mobile Network Services & Application Solutions – Marketing Business di Telecom Italia, racconta una visione che cambierà lo scenario business.
Le aziende quali servizi utilizzeranno, su Lte?
Unified collaboration tipo Webex e video conference sfrutteranno la maggiore velocità dell’Lte. Le applicazioni che richiedono un’interazione frequente, come lo storage in cloud, saranno invece favorite da un altro parametro tecnico che differenzia l’Lte dalle reti precedenti: la bassa latenza. L’Lte può favorire il passaggio dal computing locale a quello in cloud e quindi l’adozione di smart pc e tablet. Nella nostra Nuvola italiana abbiamo già circa 100 applicazioni mobili, sviluppate da circa 20 partner.
Quali scenari di utilizzo immaginate, in azienda?
Tra le varie applicazioni immaginiamo un maggiore utilizzo per il catalogo digitale, i sistemi di salesforce automation o e workforce management: servizi che, con un accesso veloce e sicuro, in mobilità possono migliorare le performance della forza vendita.
Quali sono gli altri vantaggi per le aziende?
La maggiore efficienza dei processi aziendali e i relativi minori costi: ad esempio la videoconference con partecipanti anche in mobilità consente di tagliare i costi di trasferta e risparmiare tempo. Capita che non si possa fare una riunione perché uno dei partecipanti è in viaggio, coperto da una rete inadatta a fare una videoconferenza… Sui 42 Megabit dell’Hspa è possibile fare videoconferenze, è vero; ma è con l’Lte che si possono sfruttare a pieno le potenzialità del servizio.
E come si tradurrà tutto questo nell’offerta business Lte di Telecom?
Riguardo alla connettività manterremo la stessa logica delle offerte consumer, basate su volume di dati inclusi in un canone. Lo vediamo già nell’offerta aziendale Lte lanciata qualche giorno fa, con 20 GB di traffico in Italia e 600 MB in roaming Ue e Usa. Le varie applicazioni entreranno nel bouquet dell’offerta, attraverso una rete di partner cloud oppure tramite un’offerta a progetto, personalizzata. Nell’offerta appena lanciata abbiamo incluso servizi di storage cloud.
Ma a voi operatori, l’Lte come cambierà la vita?
Questa è una domanda interessante a livello di marketing. Finora gli operatori hanno segmentato le offerte a livello di target, ma questa è un po’ una limitazione. Secondo me il futuro è la segmentazione a livello di bisogni, che sono trasversali ai target. Accomunano persone molto diverse. Si veda il fenomeno byod: sempre più spesso il dipendente di un’azienda vuole usare lo stesso terminale, in modo promiscuo, consumer e business insieme.
E tutto questo come si riflette nella vostra strategia?
Stiamo investendo per analizzare i bisogni emergenti. Da qui potranno nascere offerte innovative. Stiamo mettendo in piedi sistemi di offerta per favorire il byod. L’utente business di fascia bassa al solito utilizza un telefono aziendale semplice. Ma quest’utente è anche un consumatore, vuole avere uno smartphone, usare Internet. Noi possiamo offrire un servizio di dati per le sue esigenze. L’azienda gli paga le chiamate e lui invece paga direttamente noi per i dati. Stiamo sviluppando questo modello con alcuni trial su grandi aziende. E stiamo anche favorendo l’acquisto di smartphone in convenzione aziendale. Abbiamo soluzioni anche per il mobile device management, per supportare le aziende nella gestione del bring your own device.

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