Sat Expo Europe, “battesimo” in nome di Egnos e Galileo

Il Gps europeo sarà operativo nel 2014. Il viceministro allo Sviluppo economico, Adolfo Urso: “Il governo impegnato a favorire lo sviluppo dell’industria spaziale italiana, anche all’estero”

Pubblicato il 04 Feb 2010

Si apre all’insegna di Egnos e Galileo l’edizione 2010 di Sat
Expo Europe, la fiera dedicata alle Tlc spaziali, al via oggi alla
Fiera di Roma. Ad inaugurare le kermesse è intervenuto il
vicepresidente alla Commissione europea e commissario ai Trasporti,
Antonio Tajani che ha fatto il punto sui due più grandi programmi
satellitari della Ue, Egnos e Galileo.

“Entro il 2014 il sistema Galileo sarà operativo. Fino a quel
momento resteremo nel budget economico previsto, dopo c'è
un'ipotesi secondo la quale saranno necessarie altre risorse.
– ha annunciato Tajani -. Per il Gps europeo sono stati finora
impiegati 3,6 miliardi di euro, che a qualcuno potrebbero
sembrare pochi, ma non lo sono. Sono soldi comunitari spesi bene,
soprattutto se si considera il risparmio che porterà la messa a
punto del sistema: in 7-8 anni fino a 90 miliardi di
euro''.
Il vicepresidente, che il prossimo febbraio assumerà la carica
di commissario all’Industria (mantenendo la delega allo Spazio)
ha ricordato che  “l'iter di realizzazione di Galileo
procede spedito. Lo scorso 27 gennaio sono stati assegnati tre
lotti, a tre differenti operatori, di cui uno è andato
all'italiana Alenia”. Entro la prima metà del 2010 ne
saranno assegnati altri tre.

Quanto a Egnos, il sistema di navigazione aperto dell'Unione
europea che corregge l'errore del segnale Gps e ne integra i
dati con una precisione maggiore, Tajani l'ha definito il
padre di Galileo. “Sta dimostrando ai cittadini europei cosa
potrà rappresentare, una volta a regime, il sistema
Galileo”.

All'inaugurazione ha presenziato anche il viceministro allo
Sviluppo economico, Adolfo Urso. “Le istituzioni e il governo
italiano sono impegnati a favorire l'internazionalizzazione
dell'Industria Italiana – ha ricordato Urso – e in questa
azione il segmento aerospaziale, il settimo al mondo, ha un ruolo
chiave, con la funzione fondamentale di costituire il naturale
punto di arrivo per la ricerca avanzata e l'innovazione – ha
ricordato Urso -. Nell'ambito di questo impegno rientra anche
l'intenzione di ampliare le attività nella base aerospaziale
italiana di Malindi, in Kenya".

“La riorganizzazione della storica base kenyota, che sarà
gestita da Asi, consentirà la piena operatività per progetti
europei, quali la partecipazione al controllo della costellazione
Galileo, e internazionali”, ha precisato il viceministro
ricordando che  “la nascita della base vide una diretta
collaborazione italo-statunitense nel lancio dei primi missili
italiani nello Spazio”.

Se il tema centrale della giornata inaugurale della
manifestazione è stato quella della Navigazione satellitare,
domani, (venerdì 5 febbraio), si parlerà di programmi europei
di Osservazione della terra per il controllo e la prevenzione
territoriale e ambientale.
Sabato 6 febbraio, la manifestazione, aperta al pubblico, vedrà
di scena ricercatori, studenti e università per parlare di
formazione avanzata e nuove professioni dello Spazio.

Sat Expo è il palcoscenico ideale anche l’occasione per
parlare della banda larga via satellite. Giuliano Berretta, Ceo
di Eutelsat, fa il punto sulla tecnologia.

"Nel 2011 arriverà per tutti la possibilià di avere una
connessione Internet ad alta velocità via satellite – annuncia
Berretta -. Nel dicembre 2010 è infatti previsto il lancio del
satellite Ka-Sat, il primo al mondo attivo nella banda Ka e in
grado di permettere l'accesso alla Rete anche nelle zone che
non possono essere raggiunte dalle connessioni oggi
disponibili".

Una scommessa importante – quella del Ka-Sat – che
interesserà tutta l’Europa, dove si prevedono complessivamente
700mila utenti (200mila dei quali in Italia).

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