Naguib Sawiris è ancora disponibile ad investire in Telecom Italia, almeno finché la compagnia manterrà la quota in Tim Partecipacoes. Lo ha ammesso lo stesso manager egiziano: “Non abbiamo perso interesse”, ha detto a Reuters infatti Sawiris, che nel 2012 aveva offerto 3 miliardi di euro per entrare nel capitale della società italiana.
“Questa società ha bisogno di due cose. Uno, un aumento di capitale e due, il desiderio di espandersi e migliorare”, ha dichiarato Sawiris, chiarendo che l’interesse scemerebbe nel caso in cui Telecom Italia vendesse la sua quota in Tim Brasil. Il tycoon ha inoltre affermato che sarebbe pronto a partecipare a un aumento di capitale ma non ad acquistare azioni sul mercato e non ha volute chiarire quanto sarebbe disposto ad investire.
I riflettori restano dunque puntati di Telecom Italia che, dopo l’uscita di Telefonica, è costretta a riorganizzarsi. Nei giorni scorsi Bloomberg ha riferito di un’offerta da 7,5 miliardi per Telecom Italia a cui starebbe lavorando Sol Trujillo, ex ceo di Telstra, e alla quale sarebbero interessati anche fondi sovrani arabi. Raggiunto telefonicamente da Reuters, Trujillo si è rifiutato di commentare le indiscrezioni.
Il cambiamento nella struttura di Telecom Italia, sta rendendo l’operatore un obiettivo sempre più appetibile per i potenziali investitori. Telefonica, che è ancora il più grande azionista indiretto di Telecom Italia con una quota del 14,8%, sta uscendo dal gruppo: una quota del 8,3% andrà a Vivendi come parziale pagamento per Gvt e il saldo sarà coperto da un prestito obbligazionario che Telefonica ha emesso all’inizio di quest’anno.
Ed è in questo contesto che Sawiris si riaffaccia, pur ammettendo di non voler fare un’offerta “diretta”. “Ho fatto un’offerta già una volta – ha ricordato – Ma fu respinta. Non voglio ripetere. Ho imparato nella mia vita è meglio sapere che sono il benvenuto prima di sprecare il mio tempo.”