LA SFIDA PAESE

Sblocca Italia, Venturi: “Lo snodo è investire in formazione”

L’Ad del gruppo HP in Italia al Corriere delle Comunicazioni: “Diffondere la cultura IT nelle scuole e nelle aziende per tornare a crescere”

Pubblicato il 07 Ott 2014

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Al fine di rilanciare la competitività italiana nel contesto internazionale, occorre promuovere una profonda trasformazione della nostra società, accelerando il processo di innovazione e ponendolo al centro delle priorità del Paese. Nell’attuazione di questa indispensabile evoluzione, guidata dagli investimenti in Ict e dall’utilizzo pervasivo delle tecnologie digitali, il sistema educativo rappresenta un tassello importante, in quanto snodo di raccordo tra politiche sociali, del lavoro e di sviluppo.

Investire nella formazione delle persone significa, infatti, incrementare la loro capacità di fare rete con gli altri e di condividere idee e iniziative di successo, elevandone la preparazione e fornendo loro le competenze per rispondere alle esigenze del mercato. Dobbiamo quindi partire dagli studenti, ma anche dai docenti e dai genitori, mettendo a loro disposizione le nuove tecnologie – in grado di innescare l’evoluzione di modelli educativi e modalità di apprendimento, produzione e condivisione di contenuti – ma soprattutto insegnando loro come usarle per entrare in contatto con persone e culture diverse, per “imparare a imparare”. La cultura digitale, per diventare efficace, oltre alle scuole deve coinvolgere anche le nostre aziende, la PA e i cittadini, incrementando una percezione diffusa del potenziale dell’innovazione.

In questa prospettiva si aprono grandi opportunità per il Paese, ma occorre agire subito, perché c’è ancora molto da fare. Infatti, se da un lato si rilevano segnali positivi e un senso di urgenza rispetto a questi temi da parte di istituzioni e stakeholder, dall’altro occorre fare concretamente dei passi avanti. È necessario uno sforzo congiunto di tutte le parti sociali, attuando al più presto riforme strutturali che favoriscano la digitalizzazione delle nostre scuole, secondo un piano d’azione organico e coordinato. Un progressivo e condiviso utilizzo del digitale, basato su open standard, cloud e big data, consentirà di semplificare ed efficientare funzioni e processi e di ottimizzare l’accesso alle informazioni e il riuso di risorse, riducendo la spesa pubblica e destinando una quota significativa di risparmi allo sviluppo di progetti innovativi. La sfida è strategica, perché il futuro dell’Italia si giocherà sulle capacità e competenze dei giovani di oggi, ed HP è impegnata in prima linea attraverso diversi progetti per realizzare la visione di un modello educativo per il 21° secolo.

Ecco gli altri contributi all’inchiesta.

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