"L'Italia sta veramente rimanendo indietro
nell'investimento in fibra ottica”. A lanciare l'allarme
il Ceo di Swisscom, la società cui fa capo Fastweb, Carsten
Schloter, in una intervista al Wall Street Journal Europe in cui
parla dello stato del mercato italiano della banda larga e illustra
il progetto di realizzazione di una Ngn con gli operatori
alternativi.
Secondo Schloter “se l'Asia si muove verso la fibra, se lo fa
anche l'Europa, ci sarà un'ondata di nuove applicazioni in
termini di servizi video e di tv interattiva che i clienti italiani
non saranno in grado di utilizzare".
In altre parole, prosegue, "saremo competitivi solo se saremo
in grado di sostenere applicazioni video complesse. Ma non
riusciremo ad esserlo se la performance della rete non sarà
sufficiente," spiega Schloter illustrando i motivi che hanno
condotto Fastweb a lanciare, con Wind e Vodafone, un progetto di
realizzazione di una rete di nuova generazione in Italia, aperta ai
concorrenti, compresa Telecom Italia. Il cui contributo – secondo
il numero uno di Swisscom non potrà che arrivare. ''Se il
treno si muove – dice – non hanno alternative a
partecipare''.
Commentando la situazione di Fastweb, di cui Schloter è
Amministratore delegato ad interim, Schloter dice "mancano
pilastri del comitato esecutivo: sarebbe ingenuo dire che la
società funziona come se invece ci fossero. Più a lungo dura
l’interim , più è rilevante il danno creato dall'inchiesta
(in cui è coinvolto anche l’ex Ad Stefano Parisi ndr) proprio
per il tempo che sta prendendo".