E’ da considerarsi prematura ogni ipotesi di conclusione di accordi relativi al dossier sulla rete e sull’integrazione di 3 Italia. Lo riferisce un portavoce di Telecom Italia in merito alle odierne indiscrezioni di stampa su un’accelerazione impressa da Franco Bernabè sui due temi.
“Le possibili operazioni di integrazione di 3 Italia e di separazione della rete d’accesso saranno oggetto di esame da parte del cda già programmato per il giorno 8 maggio e le eventuali determinazioni assunte saranno oggetto di comunicazione al mercato – spiega – Allo stato, ogni ipotesi di conclusione di accordi con possibili partner nel mobile o nel fisso, architetture societarie e prospettive di quotazione di una eventuale ‘Società della Rete’ è da considerare prematura e oggetto di mera speculazione”.
Le precisazioni fanno frenare leggermente il titolo che chiude a +1% dopo aver segnato un rialzo di oltre due punti percentuali in avvio di contrattazioni. L’accelerazione di TI è stata riportata sia dal Messaggero sia da Reuters, la quale ha diffuso la notizia dopo la precisazione del gruppo. Una fonte vicina alla situazione ha infatti riferito all’agenzia di stampa che “Telecom Italia ieri ha inviato alla Cdp una bozza di term sheet” per l’entrata del Fondo Strategico Italiano nella newco a cui verrebbe conferita la rete, spiega la fonte senza fornire altri dettagli sulla bozza. “E’ impensabile l’entrata di una società cinese in una Telecom Italia con ancora la rete. Quindi Telecom per concludere un’operazione con Hutchison deve prima muoversi sulla rete”, aggiunge la fonte.
Secondo il Messaggero il presidente esecutivo, Franco Bernabè, avrebbe accelerato al piano di scorporo della rete e di integrazione con 3 Italia. Secondo il quotidiano, “al cda dell’8 maggio arriveranno le due proposte, correlata tra loro, visto che se il gruppo di tlc passasse ai cinesi di Hutchison Whampoa (controllante di 3, ndr) l’infrastruttura dovrà restare in maggioranza italiana”. Il presidente Franco Bernabè presenterà quindi al consiglio “la bozza di un term sheet con il Fondo strategico italiano (Fsi)” relativo allo scorporo e alla quotazione delle newco della rete.
Bernabè dovrebbe effettuare anche “un’informativa complessiva su 3, numeri alla mano, da cui dovrebbe scaturire l’interesse ad aprire un tavolo negoziale per la fusione, dai cinesi subordinata alla conquista della leadership azionaria”. I soci di Telco, secondo il Messaggero, “starebbero ragionando sulle modalità per far crescere i cinesi: un’alternativa alla vendita tout court della quota Telecom posseduta, per non scontentare il mercato, sarebbe far entrare Hutchison Whampoa in Telco con un aumento dedicato in modo da abbattere i debiti, quindi il colosso orientale potrebbe rastrellare azioni in Borsa fino alla soglia dell’opa”. Secondo gli analisti dell’Icbpi “gli investitori dovrebbe accogliere con favore i nuovi rumors, specie l’ipotesi di un possibile rastrellamento sul mercato di una quota di circa il 7,5% del capitale ordinario.
Intanto Naguib Sawiris, che alla fine dello scorso anno aveva presentato una manifestazione di interesse per Telecom, resta alla finestra come e sentenzia: “un’integrazione con H3g non avrà successo”. Interpellato dall’agenzia Bloomberg a margine del St Gallen Simposium, Sawiris ha detto di essere interessato a rientrare in Italia. “Se vedremo un’opportunità la perseguiremo” e in particolare su Telecom ha affermato che “stiamo seduti e guardiamo”.