Finalmente intravediamo la luce alla fine del tunnel. I numeri e
le proiezioni degli economisti, infatti, parlano di ripresa,
magari lenta e non facilissima ma con ottime probabilità di
rafforzarsi e acquistare velocità nel corso del 2010 e del 2011.
Il Centro Studi di Confindustria, poco prima di Natale, ha
infatti rivisto al rialzo le previsioni del Prodotto Interno
Lordo italiano per i prossimi due anni. In più c’è da
considerare che il nostro Paese sembra avere una buona capacità
di reazione di fronte alla crisi e, nonostante il fardello del
debito pubblico, presenta dei segnali positivi nei consumi
interni e nelle esportazioni.
Trend positivo che sembra coinvolgere, anche e soprattutto, il
settore dell’Ict. Noi come Microsoft nutriamo un certo
ottimismo per l’anno che ci aspetta, ma non siamo i soli. Un
colosso come Goldman Sachs, in una recente ricerca, prevede che
– diversamente dal PIL che impiegherà diversi anni per tornare
ai livelli ante crisi – la spesa in information technology
tornerà ai livelli registrati prima della crisi con nuovi e
maggiori investimenti in tecnologia. Investimenti che, secondo
l’esperienza sul campo nostra e dei nostri partner, dovranno
aiutare le aziende a raggiungere un alto livello di innovazione,
ottenere una maggiore efficienza nella gestione dei costi e
garantire una fondamentale flessibilità di fronte ai cambiamenti
nelle condizioni del business. Tutti aspetti che vengono
pienamente soddisfatti da investimenti costanti e mirati
nell’IT come nel caso del nostro nuovo sistema operativo
Windows7, che sempre più aziende in Italia hanno deciso di
adottare, o delle nuovissime tecnologie di virtualizzazione e
cloud computing, che stanno riscuotendo molto interesse da parte
dei Cio.
Continuare a investire in innovazione rimane, quindi, per noi una
ricetta fondamentale e la strategia più efficace per riuscire ad
accedere alla ripresa che tutti stiamo aspettando. Noi stessi,
come Microsoft, abbiamo messo in pratica questo “mantra”
addirittura incrementando i già sostanziosi investimenti in
ricerca e sviluppo che, nell’anno fiscale 2010,
rappresenteranno a livello globale la cifra record di 9,5
miliardi di dollari.
Infine, fondamentale per dare un nuovo impulso allo sviluppo
socio-economico del nostro Paese sarà un’accelerazione nel
processo di modernizzazione della PA, centrale e locale,
affinché finalmente scompaia la distanza tra istituzioni e i
cittadini/aziende e si favorisca una maggiore accessibilità.