Non solo pagamenti in mobilità con tecnologia Nfc, la frontiera del mobile payment si allarga e si estende a servizi finora operati solo dalle banche. A invertire questa tendenza è un’applicazione per trasferire denaro con il cellulare utilizzando il “classico” bonifico, ma semplificandone la procedura: si chiama Jiffy e consente di inviare soldi in un solo clic semplicemente utilizzando i numeri di telefono per selezionare il beneficiario. A lanciarla per prima in Europa è la società italiana di servizi finanziari e soluzioni di pagamento Sia: anche se l’applicazione nasce in Italia è comunque aperta a tutte le banche che operano nell’Area Unica dei pagamenti in euro ed è quindi potenzialmente utilizzabile da oltre 400 milioni di correntisti europei. E presto potrebbe essere messa a disposizione anche delle imprese.
La piattaforma si basa sul sistema dei bonifici Sepa e per utilizzarla bisogna essere titolari di un conto corrente in una banca che aderisce all’iniziativa e iscriversi al servizio home banking dell’istituto di credito fornendo il numero del cellulare da utilizzare per inviare e ricevere denaro. Jiffy può però essere utilizzato anche da chi non ha un conto corrente ma possiede in alternativa una carta prepagata a cui è associato un Iban.
Il sistema associa il codice Iban del proprio conto al numero di telefono e, come fanno sistemi di messaggistica istantanea come WhatsApp, permette di vedere in tempo reale i contatti che sono registrati al servizio. Per inviare il denaro basta solo selezionare il destinatario e l’importo prima dell’operazione di invio, e dopo pochi secondi la cifra viene trasferita. A differenza di un classico bonifico bancario Sepa, infatti, con Jiffy i soldi vengono addebitati e accreditati in tempo reale attraverso il sistema di home banking.
Al momento sono già nove gli istituti di credito che hanno aderito al servizio (e che rappresentano circa il 60% dei correntisti italiani) ed entro fine ottobre Jiffy dovrebbe partire ufficialmente con la prima applicazione targata Ubi Banca. Sia, infatti, mette a disposizione la piattaforma che può essere poi adottata e personalizzata dai singoli istituti che stabiliranno anche l’eventuale plafond o le comissioni per i singoli trasferimenti di denaro. L’app è già disponibile per smartphone con sistema operativo Android, iOS e Windows Phone.