Sindacati e Asstel:” Un tavolo con il governo per rilanciare l’Ict”

Proposto un vertice con l’esecutivo e Agcom: “Reti di nuova generazione e sviluppo dei servizi innovativi priorità nazionale”

Pubblicato il 24 Giu 2010

Banda larga di nuova generazione come priorità nazionale, sviluppo
dei servizi innovativi su Internet anche a pagamento, tempestiva
azione di regolamentazione a favore dello sviluppo della rete. Sono
questi i punti strategici su cui i sindacati e Asstel hanno chiesto
un confronto con governo e autorità, al termine del 1° Forum
della filiera delle telecomunicazioni e informatica, che si è
tenuto oggi a Milano tra i segretari generali di Slc/Cgil,
Fistel/Cisl, Uilcom/Uil e i vertici delle aziende aderenti ad
Asstel.

L’incontro è una prima tappa di un nuovo percorso di relazioni
industriali negoziali e partecipative nell’ambito della filiera
delle Tlc, rappresentata per intero nel contratto nazionale di
lavoro del settore. Come base di discussione è stato presentato un
rapporto predisposto da un istituto di analisi indipendente,
Analysys Mason, che ha analizzato l’intera filiera delle Tlc, in
Italia e all’estero.

Dallo studio è emerso come il settore dell’Ict presenti da
alcuni anni una continua riduzione dei ricavi e una compressione
dei margini. Tale flessione ha impattato in modo negativo il resto
della filiera Tlc. Pur a fronte del mantenimento di un alto livello
di investimenti – dovuto alla necessità di aumentare le dotazioni
infrastrutturali per far fronte agli elevati volumi – i ricavi di
apparati e servizi, in particolare per la parte originata in
Italia, hanno visto una contrazione.

Più in generale si assiste a una lieve riduzione del numero degli
addetti interni alle aziende di Tlc a fronte di una crescita degli
addetti in Outsourcing. Inoltre embra molto ridotta la capacità di
creare nuova occupazione. Questa situazione sta comportando una
riduzione del peso del settore sul Pil, con un evidente svantaggio
per l’efficienza e la produttività dell’intero sistema
economico. La crisi, presente peraltro in tutta Europa, è in
apparente contraddizione con la crescita dell’ampiezza sociale
della comunicazione che caratterizza ormai lo scenario
dell’economia globale e, più in particolare, con la crescita dei
servizi innovativi su Internet.

In questo contesto gli operatori di Tlc devono affrontare, nei
prossimi anni, ingenti investimenti per accompagnare lo sviluppo e
la modernizzazione del Paese. Al mondo dell’Ict si impone,
infatti, la necessità di offrire una risposta strategica
convergente di tutti i protagonisti: aziende, sindacati, autorità
di regolazione, governo nazionale e Commissione europea.
Le Aziende e le Organizzazioni sindacali hanno perciò condiviso
alcune linee d’azione da intraprendere per dare nuove prospettive
di sviluppo del settore: valorizzazione delle Reti e dei Servizi
Internet; sviluppo della Banda Larga e della rete di Nuova
Generazione con un progetto convergente degli Operatori di rete;
attività di regolamentazione Ue e dell’ Agcom che dia certezza
al ritorno degli investimenti.

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