La nuova Sirti non sarà guidata da Stefano Lorenzi. L’ormai ex amministratore delegato del gruppo di telecomunicazioni ha infatti rassegnato le proprie dimissioni, accettate dal board della società, per una nuova opportunità. Il successore sarà nominato nel momento in cui verrà completata l’acquisizione di Sirti da parte di Pillarstone, il fondo dell’operatore internazionale di private equity Kkr, al quale partecipano anche Intesa San Paolo e Unicredit.
Pillarstone intende rilevare l’intero capitale di Sirti, attualmente nelle mani di Intesa San Paolo, che detiene il 26,84%, con il restante 73,16% sparso fra le mani della holding Hiit, BI-Invest, i fondi Clessidra e 21 Investimenti e i fondi di debito Ver Capital e Emisys Capital. Oltre a rilevare tutte le quote della compagnia di telecomunicazioni, il fondo creato da Kkr si accollerà anche 200 milioni del debito che attualmente grava sui conti di Sirti. Il closing dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, dopo il via libera dell’Antitrust Ue arrivato a fine maggio e in attesa di limare gli ultimi dettagli tecnici.