Il Mise convochi l’ad di Sirti, Stefano Lorenzi, per fare chiarezza sui 533 lavoratori in Cig. La richiesta arriva dalla Uilm. “E’ ora di far chiarezza – dice Enrico Azzaro, coordinatore di settore della Uilm nazionale -. Il Ministero dello Sviluppo economico convochi la Sirti, nella persona dell’amministratore delegato Lorenzi, perchè occorre partire dal livello più alto del management al fine di comprendere azioni attendibili per fronteggiare la crisi occupazionale della società in questione. Non si possono sempre invocare gli ammortizzatori sociali ed eludere le possibili prospettive relative ai contatti con Telecom e Wind, uniti a quelli praticabili in Nord Europa e Medio Oriente”. Sirti, che conta su 3.800 addetti, ha richiesto la procedura per la Cassa integrazione in deroga per 533 lavoratori.
”E’ dal 2009 – ha sottolineato il sindacalista della Uilm – che stiamo seguendo la Sirti in un percorso che ci ha fatto condividere costantemente la gestione di ammortizzatori sociali, ma ci sono effettive difficolta’ per continuare su questa strada, date le esigue risorse disponibili per finanziare la Cigs e quella in deroga, dopo la fase rappresentata dalla rotazione dei contratti di solidarietà. L’azienda si decida ad indicare percorsi diversi di prospettiva occupazionale”.