Lo studio è ormai sul tavolo dei massimi dirigenti di Sky Italia, che stanno valutando i pro e i contro di un ingresso della Pay Tv tra i canali in chiaro, e gratuiti, del digitale terrestre.
Lo scrive oggi su Repubblica Claudio Tito, che analizza lo stato e le prospettive del mercato televisivo italiano in attesa che a cambiare le regole del gioco arrivi dagli Stati Uniti Netflix, il gigante della Tv online che ha già messo piede con le proprie offerte in Francia e in Germania.
La possibilità che Sky sbarchi sul digitale terrestre, insidiando il mercato pubblicitario “tradizionale” a Mediaset e Rai, potrebbe essere, secondo quanto scrive oggi Repubblica, una parte di una “guerra di posizione” che i player del settore hanno iniziato a combattere su più fronti, anche in conseguenza di una situazione che dal punto di vista economico sta diventando sempre più difficile per tutti gli attori in campo.
Così secondo il quotidiano Silvio Berlusconi sarebbe molto preoccupato dalla piega che sta prendendo la situazione, e per questo sarebbe tornato a occuparsi a tempo pieno di televisione, lasciando in secondo piano la politica.
Tito suggerisce poi un’altra lettura: quella che Sky starebbe valutando di scendere in forze sul digitale terrestre per “reagire” alle ultime mosse di Mediaset, che da una parte ha acquisito i diritti sulla Champion’s league dal 2015 al 2018, e dall’altra si sta muovendo a sua volta per insidiare a Sky la leadership della Pay tv in Italia con il lancio su scala internazionale della nuova Mediaset premium, per la quale sta cercando soci anche fuori dall’Italia.
Secondo quanto ricostruito da Repubblica le strategie di Sky potrebbero cambiare se Mediaset accettasse di fare un passo indietro sulla Pay tv, lasciando così al colosso di Murdoch il proprio “territorio” tradizionale.
A conferma della ricostruzione pubblicata oggi dal quotidiano, inoltre, si potrebbe citare quanto era emerso a giugno, con un’anticipazione dell’agenzia di stampa Bloomberg che a sua volta riportava di come Sky Italia fosse pronta a sbarcare sul digitale terrestre, grazie a un accordo con Telecom Italia Media Broadcasting per l’affitto di banda necessaria a trasmettere cinque canali in digitale, destinati a iniziare le trasmissioni, secondo le indiscrezioni, entro giugno 2015. Il contratto, a regime sarebbe superiore ai 20 milioni di euro annui.