L’incontro degli ultimi giorni di aprile tra Silvio Berlusconi e Rupert Murdoch, a cui parteciparono anche Tarak Ben Ammar, Pier Silvio Berlusconi e Lachlan Murdoch, è stato un passaggio di una percorso complesso, che procede con trattative serrate e che potrebbe sfociare in un’alleanza Sky-Mediaset sulla pay Tv. Tanto che, ricostruisce oggi il Corriere della Sera, i tecnici delle due società starebbero già lavorando attorno a uno schema intesa che potrebbe smussare le condizioni che avrebbero reso finora impercorribile una prima proposta di Murdoch.
In quell’occasione, ricostruisce il quotidiano, il magnate australiano avrebbe offerto a Berlusconi azioni BskyB e contanti, ma il cavaliere avrebbe rifiutato, spinto anche dalle pressioni dei figli e dalla volontà di rimanere nel mercato Pay tv, mantenendo però uno spiraglio per una eventuale partnership. Così, secondo il Corsera, nell’ultima versione della bozza di accordo comparirebbe, proprio in ottica partnership, la creazione di una newco di cui Murdoch deterrebbe la maggioranza, dove andrebbero a confluire per l’Italia Sky e Premium. Il dossier sarebbe così stato affidato a Pier Silvio e Lachlan, sotto la supervisione di Ben Ammar.
Uno dei principali ostacoli all’alleanza riguarderebbe l’Antitrust, e anche su questo stanno lavorando i tecnici per capire quali richieste potrebbero venire dall’authority. Se sembra proibitivo che Premium e Sky possano mettere in comune diritti, library e strutture commerciali senza sollevare obiezioni Antitrust. Ma sull’altro piatto della bilancia c’è anche il fatto che nel resto d’Europa esiste più di un monopolio nella Pay Tv, a partire dai casi di Francia e Spagna.
Intanto, rimanendo nell’orbita Sky ma passando dal satellite al digitale terrestre, la Pay tv sarebbe tornata all’attacco per rilevare il canale di proprietà del gruppo Usa Viacom. Anche in questo caso i destini di Sky e Mediaset andrebbero a incrociarsi, visto che anche il Biscione starebbe valutando da tempo il dossier sul canale 8