Oltre un anno di ritardo rispetto alle indiscrezioni sulla roadmap che si rimbalzano da tempo. E secondo quanto risulta a CorCom la compagnia, guidata dallo scorso ottobre Maximo Ibarra, non è ancora pronta per il lancio della sua offerta in fibra. Sempre secondo indiscrezioni il debutto sarebbe dovuto avvenire ad aprile di quest’anno, ma sicuramente non sarà così. E addirittura la partita potrebbe slittare al secondo semestre. L’azienda fa sapere però a CorCom che “il lancio è previsto, come da piano, entro l’estate”.
Iscritta al Roc (Registro operatori comunicazioni) da fine 2018, Sky ha preso dunque tempo. Nel 2019 il “rallentamento” sarebbe stato dovuto principalmente a questioni di “vertice”. L’ex Ad Andrea Zappia – prima alla guida dell’area europea continentale di Sky e ora Ad della nuova divisione “nuovi mercati e business” – avrebbe preferito lasciare la partita Tlc italiana a Ibarra per consentire al nuovo Ad di decidere il da farsi anche in considerazione della sua esperienza nel settore. Ex ceo di Wind Tre (dal 2012 al 2016) e dell’olandese Kpn (da aprile 2018 fino al nuovo incarico in Sky), Ibarra si trova sul piatto un dossier molto importante: spetta a lui definire le strategie per il nuovo corso di Sky e consentire al broadcaster di ritagliarsi un ruolo di primo piano nel campo dell’ultrabroadband fisso.
Il lancio delle offerte sarà possibile grazie all’accordo siglato con Open Fiber a marzo del 2018. L’azienda vanta inoltre già da anni una partnership con Fastweb rinnovata (nel 2016) fino al 2021.