“Nel complesso, nei prossimi quattro anni, saremo in grado di investire quasi 7 miliardi di euro in Italia che andranno a stimolare anche tutta la catena dell’indotto fatta di tante piccole e medie imprese giovani e creative. Chiediamo solo un mercato con regole chiare, certe e uguali per tutti”. Lo dice in un’intervista a Repubblica Andrea Zappia, amministratore delegato di Sky Italia.
Rispondendo alla domanda se ci sia spazio in Italia per due pay tv, Zappia ha replicato che ”dovunque stiamo assistendo a fenomeni di concentrazione, come gli accordi in Francia tra Canal Plus e BeIn, in Spagna tra Digital Plus ancora con BeIn. Noi siamo stati i primi a creare una piattaforma europea – prosegue Zappia – e troviamo normale che altri facciano qualcosa di simile. Questa industria ha bisogno di dimensione, senza economie di scala è difficile creare contenuti e investimenti. Detto questo lo scenario in Italia ha ancora ampi spazi di crescita e continuiamo a operare pensando di avere un concorrente nella pay tv”.
Quanto alla dimensione internazionale del Gruppo Sky che in Europa è presente in cinque Paesi (Gran Bretagna, Germania, Italia, Irlanda e Austria), Zappia sottolinea che “il business è molto solido, serviamo 21 milioni di famiglie, e l’aggregazione ha permesso di accelerare il processo degli investimenti sia in produzioni originali sia in innovazione e tecnologia”.