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Smart city, così i satelliti cambiano il volto delle città



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Dati in tempo reale, monitoraggio ambientale e infrastrutture intelligenti: la rivoluzione parte dallo Spazio. Ma restano aperte le sfide sulla sostenibilità finanziaria e sull’interoperabilità dei sistemi

Pubblicato il 28 mar 2025



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L’urbanizzazione globale sta accelerando: secondo le Nazioni Unite, entro il 2050 quasi il 70% della popolazione mondiale vivrà in aree urbane. Per affrontare questa transizione epocale, le città devono diventare più intelligenti, sostenibili e reattive. In una parola: smart city. E se l’innovazione digitale è il cuore pulsante di questo cambiamento, lo spazio — con i suoi satelliti — ne rappresenta la mente strategica.

“La capacità di visualizzare immagini satellitari in tempo reale è diventata un’influenza trasformativa”, spiega Petro Kogut, scientist di Eos Data Analytics. “I pianificatori urbani oggi possono anticipare le sfide prima ancora che si manifestino”. È proprio questa visione anticipatoria che distingue una smart city evoluta da una città semplicemente connessa.

Dati satellitari: l’infrastruttura invisibile delle Smart City

Dal monitoraggio delle isole di calore alla valutazione del rischio idrogeologico, i dati satellitari offrono una panoramica completa dei territori, permettendo strategie di sviluppo urbano più intelligenti. Storico e presente si fondono: le immagini satellitari aiutano a ricostruire le dinamiche della crescita urbana, suggerendo come pianificare futuri insediamenti, infrastrutture e zone verdi. “Le strategie urbane possono essere adattate ai cambiamenti ambientali, favorendo una crescita intelligente in equilibrio tra bisogni umani e sostenibilità”, aggiunge Kogut.

Ma una smart city non si limita alla pianificazione urbanistica. Il suo funzionamento quotidiano — dal traffico alla gestione dei rifiuti, dai consumi energetici alla manutenzione — può essere ottimizzato grazie all’Internet of Things satellitare (Satellite IoT). Tecnologie come quelle sviluppate da Apogeo Space, basate su LoRa, offrono soluzioni scalabili per connettere migliaia di dispositivi in tempo reale, anche in aree remote o difficilmente raggiungibili dalle reti terrestri.

Connettività senza confini, anche in emergenza

La resilienza è una delle parole chiave delle smart city. In caso di emergenze, quando le infrastrutture tradizionali collassano, la connettività satellitare resta attiva. “I satelliti sono una linea vitale – spiegano da Apogeo – fondamentale per mantenere operativi i sistemi di soccorso, monitorare le aree colpite e coordinare gli interventi”. Un asset strategico in uno scenario in cui eventi climatici estremi sono sempre più frequenti.

Anche nella manutenzione delle infrastrutture, i satelliti giocano un ruolo cruciale. Strade, ponti, condotte e reti elettriche possono essere monitorati a distanza, rilevando in anticipo segnali di usura o malfunzionamenti. Questo approccio predittivo permette di evitare guasti, ottimizzare le risorse e ridurre i costi di intervento.

Smart city e sostenibilità: una sinergia orbitale

Il legame tra smart city e sostenibilità si rafforza grazie alle potenzialità del satellite. Oltre a migliorare la gestione di energia e risorse, i dati dallo spazio consentono di monitorare in tempo reale la qualità dell’aria, rilevare discariche abusive e contrastare la deforestazione urbana. Le utility possono persino individuare le migliori aree per installare impianti solari o eolici, sfruttando l’analisi del territorio per massimizzare efficienza e rendimento.

Secondo Apogeo, anche la gestione dei consumi domestici può trarre vantaggio dalla connettività satellitare: sistemi intelligenti per la misurazione di acqua, gas ed elettricità permettono di ridurre le dispersioni e migliorare il servizio, tagliando contemporaneamente i costi operativi.

Le sfide dell’adozione: consapevolezza, costi e interoperabilità

Nonostante le potenzialità, le tecnologie satellitari restano ancora sottoutilizzate da molte amministrazioni. “Uno dei principali ostacoli è la mancanza di consapevolezza da parte di urbanisti e decisori pubblici sulle reali possibilità offerte dall’osservazione della Terra”, sottolinea Kogut. Per colmare questo gap, è essenziale che i fornitori di dati EO (Earth Observation) si facciano partner attivi delle città, offrendo strumenti intuitivi, formazione e soluzioni su misura.

La smart city moderna si basa su un’infrastruttura digitale spesso frammentata. Rendere interoperabili i dati satellitari con i sistemi urbani già esistenti è un’altra sfida tecnica non trascurabile. A questo si aggiunge il nodo economico: per molte città, specialmente nei Paesi in via di sviluppo, i costi iniziali per accedere ai dati satellitari possono risultare proibitivi. Modelli di business innovativi, finanziamenti pubblici e partenariati pubblico-privati potranno fare la differenza.

Un mercato in forte espansione

Nonostante queste criticità, il mercato delle tecnologie per smart city è in piena espansione. Il comparto IoT urbano basato su satellite raggiungerà 72,5 miliardi di dollari di fatturato nel 2024, con una crescita stimata fino a 115,3 miliardi entro il 2029. Cina, Corea del Sud e Singapore guidano la classifica dei Paesi più avanzati, ma il trend è globale e coinvolge anche i centri urbani di medie e piccole dimensioni.

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