Se Android fosse un’azienda indipendente, sarebbe pienamente in
attivo. Lo ha detto Andy Rubin, capo della unit di Google che si
occupa proprio del software Android.
"Siamo profittevoli.
Ma non ne avrei fatto un’azienda separata”, ha affermato il
Vice President Rubin, che è entrato a far parte del top management
di Google quando il colosso della Internet search ha acquisito la
start-up del suo software mobile circa cinque anni fa.
Rubin ha rilasciato i suoi commenti nel corso di una lunga
intervista, che ha toccato numerosi temi, dalla privacy ai tablet,
durante la conferenza All Things Digital Dive Into Mobile a San
Francisco.
Rubin ha parlato poco dopo la presentazione dello
smartphone Nexus S che, come noto, gira sulla nuova versione della
piattaforma Android, Gingerbread. L'obiettivo di Google, che ha
creato un sistema aperto, è diffondere il suo OS sul più ampio
numero possibile di device per spingere sempre più utenti a usare
i suoi servizi , dalla ricerca alle mappe. L’azienda di Mountain
View ha reso noto a ottobre che le sue attività nelle
comunicazioni mobili sono arrivate a produrre revenues a un ritmo
di 1 miliardo di dollari l’anno.
Rubin ha anche mostrato un prototipo di tablet prodotto da Motorola
su cui gira la prossima versione di Android, quella chiamata
Honeycomb, ottimizzata proprio per i computer-lavagnetta. Il Vp di
Google ha detto che i tablet rappresentano un cambiamento epocale
nel modo in cui le persone interagiscono con i computer. Ma
Rubin ha cercato di placare i timori secondo cui il sistema Android
permetta a Google o ai carrier di registrare le informazioni di
navigazione degli utenti e i loro spostamenti nel mondo fisico.
E’ giusto preoccuparsi della privacy, ha ammesso il top manager,
ma Android non cattura più dati sugli utenti online di quanto
faccia il motore di ricerca di Google per chi naviga dai
tradizionali desktop.
Rubin non ha voluto rispondere invece alle domande di chi chiedeva
se in teoria Rim e Nokia possano adottare Android, ma ha detto che
non c’è nulla che lo vieti: “Non occorre essere un partner di
Google per usare Android".
Android, il terzo sistema operativo mobile più usato negli Stati
Uniti a ottobre, sta rapidamente guadagnando terreno rispetto ai
rivali Apple e Rim, rivelano i dati di comScore. Quel che
interesserà ancor più sapere, per Google ma anche per i carrier,
è che gli abbonati mobili degli smartphone Android sono quelli che
usano più dati di tutti: un’analisi condotta dalla società di
ricerche Arieso, mettendo a confronto il consumo di dati degli
utenti di diversi modelli di smartphone (BlackBerry Bold 9700,
Google Nexus One, HTC Desire, Sony Ericsson Xperia e Apple iPhone 3
e 4), ha scoperto che chi usa i cellulari basati sulla piattaforma
Android è particolarmente “affamato di dati” in termini di
volumi delle chiamate dati, di tempo di connessione alla rete e di
volume di dati (in kilobits per abbonato) sia caricati che
scaricati. Per esempio, gli utenti del Samsung Galaxy tipicamente
caricano in rete il 126% di dati in più degli utenti dell’iPhone
3G e chi ha un HTC Desire fa il download del 41% di dati in più di
chi possiede un iPhone 3G.