LE RILEVAZIONI

Smartphone, crollano le vendite. Ma avanzano le emergenti Honor e Realme

Guerra, inflazione, lockdown e crisi dei chip tengono il mercato in rosso nel primo trimestre, secondo Strategy Analytics e Idc. Male i big vendor cinesi, si “salvano” Samsung e Apple. La ripresa a fine anno?

Pubblicato il 02 Mag 2022

smartphone vendite Strategy Analytics

È un primo trimestre di forte sofferenza per le vendite globali di smartphone, con la guerra in Ucraina che deteriora uno scenario già provato dalla crisi economica e dai colli di bottiglia lungo le supply chain, tra fabbriche chiuse per il Covid e carenza di chip. Strategy Analytics stima un -10,9% degli smartphone distribuiti nel primo trimestre 2022 rispetto al primo trimestre 2021, per un totale di 314 milioni di unità.

Per Idc e il suo “Worldwide quarterly mobile phone tracker”, la flessione anno su anno è del -8,9%, con 314,1 milioni di unità distribuite nel trimestre. Si tratta del terzo trimestre consecutivo col segno meno, oltre che di una prestazione del 3,5% inferiore rispetto a quanto preventivato da Idc a febbraio.

Il crollo delle vendite riguarda soprattutto i vendor cinesi, mentre Samsung contiene le perdite mantenendo la prima posizione sul podio globale; in crescita solo Apple.

I trend secondo Strategy Analytics

Per Strategy Analytics Samsung controlla uno share del 24% del mercato globale degli smartphone, la prestazione trimestrale migliore degli ultimi cinque anni, nonostante una variazione anno su anno del -2,7%. Apple cresce dello 0,6% ed è seconda con una quota del 18%. Seguono Xiaomi (share del 12,4%, variazione anno su anno -19,6%), Oppo, incluso OnePlus (share del 9,5%, -29,2%) e Vivo (share dell’8,1%, -31,2%).

I dati molto negativi dei vendor cinesi risentono anche della flessione dell’economia del Paese e dei nuovi lockdown imposti da Pechino dopo una recrudescenza di caso di Covid-19. Ciò impatta sia la spesa dei consumatori che la capacità produttiva delle fabbriche in Cina.

La tenuta di Samsung si deve alla robusta domanda della nuova linea di punta Galaxy S22, specialmente per il modello S22 Ultra. Nella fascia di prezzo medio-bassa, continuano a dare buoni risultati i Samsung della serie A.

Male i brand cinesi. Ma avanza Honor

Riguardo ai marchi cinesi Strategy Analytics osserva che Xiaomi sta subendo l’impatto delle incertezze geopolitiche in Europa e, in seconda battuta, di un rallentamento delle vendite sia in Cina che in India.

Oppo (OnePlus) e Vivo risentono invece della perdita di quote su tutti i mercati in cui sono presenti, esclusa l’America Latina; il fattore determinante è la competizione sui modelli 5G con Honor (brand del produttore scorporato da Huawei), e altri vendor sia in Cina che all’estero.

I produttori di smartphone che sono al momento fuori dalla top five – Honor, Realme, Lenovo-Motorola e Transsion – stanno infatti macinando risultati migliori della media del mercato di riferimento. In particolare, Honor avanza su tutti i mercati in cui è presente, Realme cresce fuori dalla Cina e Lenovo-Motorola in America del Nord.

Spiragli di luce per la seconda metà dell’anno

La previsione di Strategy Analytics per il full year è di una contrazione molto più contenuta, compresa fra  -1% e -2%: secondo gli analisti, infatti, nella prima metà del 2022 peseranno le questioni geopolitiche, la carenza di componenti, l’inflazione, la volatilità dei tassi di cambio e le interruzioni causate dal Covid, ma nella seconda metà dell’anno si verificherà un miglioramento sia sul fronte sanitario che sulle supply chain e un effetto positivo sarà prodotto dall’aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali.

Il Mobile phone tracker di Idc

Anche Idc punta il dito sulla crisi dei chip e le interruzioni delle forniture di componenti in genere e sull’invasione russa dell’Ucraina come cause primarie del calo di vendite di smartphone nel primo trimestre. Gli analisti sottolineano anche l’impatto della crisi economica, con il sentiment negativo dei consumatori in tutte le regioni del mondo ma specialmente in Cina e i timori legati all‘inflazione che deprimono la spesa.

La situazione è stata esacerbata dall’incremento dei costi delle componenti e del trasporto e dai recenti lockdown a Shanghai. Per tutti i vendor le previsioni di crescita nel 2022 sono  caute.

Cina e Asia-Pacifico zavorrano il mercato globale

Sono particolarmente negativi – per ovvie ragioni – gli andamenti delle vendite in Russia, Ucraina e nei mercati dell’Europa orientale: la regione Cee (Europa centrale e dell’Est) ha chiuso con un -20% di vendite di smartphone nel primo trimestre del 2022, e per molti di questi Paesi l’outlook resta incerto.

Tuttavia, dal punto di vista dei volumi, la regione Cee rappresenta solo il 6-7% delle unità distribuite nel mondo e circa il 5% dei relativi ricavi. La vera zavorra sui risultati globali a livello di volumi arriva dalla Cina e da altre parti dell’Asia-Pacifico, che formano circa la metà delle vendite mondiali e che nel primo trimestre hanno subito un calo congiunto del -12,3% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Idc evidenzia come Samsung e Apple siano riuscite a gestire meglio le restrizioni lungo la supply chain rispetto ai loro concorrenti ma sottolinea anche che la domanda di smartphone non è “persa” bensì “posticipata”. La crescita tornerà; solo, è difficile al momento prevedere “quando”.

Anche per Idc Samsung è regina delle vendite mondiali nel primo trimestre con uno share del 23,4%, il miglior risultato trimestrale dal 2018 e una contrazione anno su anno solo di -1,2%. Apple è seconda con il 18% (+2,2%). Seguono Xiaomi (share del 12,7% e perdita anno su anno di -17.8%), Oppo (share dell’8,7% e -26,8% anno su anno) e Vivo (8,1%, -27,7%).

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