Rimuovere le card fisiche dagli smartphone e dagli altri dispositivi mobili e migliorare la user experience. E’ questo l’obiettivo della nuova soluzione Esim di Ericsson, una card virtuale che offre anche diversi vantaggi ai produttori di device che, grazie a costi inferiori e a uno spazio maggiore sulla scheda di elaborazione possono progettare i loro prodotti con un maggior focus su utenti finali e consumatori.
La Esim, spiega Ericsson in una nota, consente il provisioning da remoto dei profili utente e la gestione dei dispositivi, funzioni chiave per gli operatori che possono così gestire i profili utente in modo più flessibile.
“La creazione della soluzione – sottolinea Ericsson – è iniziata prendendo in considerazione il punto di vista del consumatore e basandosi su dati che indicano che gli utenti desiderano utilizzare Sim virtuali e sono disposti a pagare per i relativi servizi”. Per capirlo Ericsson ha messo a punto un sondaggio svolto tra i consumatori dall’Ericsson Consumer Lab, condotto in cinque paesi e rappresentativo di circa 200 milioni di utenti di smartphone, da cui è scaturito che un utente di smartphone su tre ha sperimentato problemi con la Sim card dovuti alle dimensioni: le Sim sono troppo piccole, infatti, spesso si incastrano all’interno dello smartphone e hanno misure differenti in base ai modelli dei dispositivi. Il 23% degli intervistati possiede più di una SIM: il 57% di loro ha telefoni con doppia SIM, il 41% possiede più di uno smartphone e il 20% sostituisce le SIM in base alle necessità.
Sei utenti su dieci, inoltre, sono interessati alle Sim virtuali per diversi motivi, con sei casi d’uso che sno risultati particolarmente graditi agli utenti finali.
Il primo è la possibilità di aggiungere facilmente altri dispositivi a un pacchetto esistente con pochi click. Il 63% del campione vorrebbe connettere il proprio laptop con una Esim come alternativa al thetering.
Il secondo è la possibilità di provare nuove offerte rpima di acquistarle: il 54% degli intervistati dichiara di voler scegliere i piani di un operatore che offre programmi Try and buy, a partire dalla velocità del 5G (54%), dalla maggior connettività in luoghi affollati (44%).
Il terzo use case riguarda le offerte speciali per quando si viaggia: quando ci si trova all’estero, la Sim virtuale permetterà di utilizzare una tariffa dati locale per la navigazione, fatturata dall’operatore di casa.
Un altro motivo per cui gli utenti sperimenterebbero la e-sim è l’assicurazione per la connettività: quando l’utente non ha copertura di rete e deve effettuare una chiamata importante o inviare un messaggio, si potrà utilizzare qualsiasi rete mobile. Il 75% degli utenti intervistati da Ericsson è disposto a pagare un prezzo ragionevole (ad esempio, circa 2 euro al mese) per un’assicurazione che permetta di accedere a più di un operatore quando la copertura non è disponibile.
Seguono le campagne di marketing: un’azienda potrebbe attivare delle eSIM temporanee per raggiungere clienti attuali e nuovi con offerte e promozioni, abilitando funzionalità avanzate come l’augmented reality per offrire una migliore interazione e fruizione del prodotto.
Infine gli eventi: il modello flessibile di business e marketplace potrà essere utilizzato anche dagli organizzatori di eventi – spiega Ericsson – Per concerti o eventi sportivi, ad esempio, sarà possibile attivare servizi che permettano ai consumatori di accedere a contenuti speciali per un tempo limitato (come biglietti di fascia premium, brani, foto).
“Quando abbiamo sviluppato la nostra soluzione per la gestione delle eSIM, ci siamo focalizzati sulla facilità d’uso per il cliente finale – sottolinea Monica Zethzon, Head of Solution Area Communication Services di Ericsson – Se un operatore dispone sia del nostro secure entitlement server, sia del nostro gestore eSIM, possiamo abilitare un provisioning automatizzato al 100% delle SIM virtuali. E questo rappresenta un modo altamente efficiente per offrire flessibilità e una buona customer experience ai consumatori”.