L'OSSERVATORIO

Smartphone “irrinunciabile” per il 73% degli italiani

Osservatorio Samsung-Eurisko: per il 60% degli utenti impensabile uscire senza il device. Chat, instant messaging e social network i servizi più usati

Pubblicato il 11 Dic 2012

smartphone-120907111154

Oggetto del desiderio indiscusso, visto sempre più come un dispositivo multifunzionale e sempre meno come un telefono. Tutto questo è lo smartphone per il 73% degli italiani. Lo rileva l’Osservatorio Samsung-Eurisko secondo cui per il 60% dei nostri concittadini è impensabile uscire di casa senza portarlo con sé – perché fonte di serenità e considerato come parte di sé – e per il 50% viene utilizzato sempre e ovunque, e quindi soprattutto a casa, dove si trascorre più tempo (61%).

Secondo l’indagine solo da un possessore su quattro (26%), il cellulare intelligente è visto come un semplice miglioramento del vecchio telefono cellulare. Il 41% lo considera, inoltre, uno strumento capace di risolvere qualsiasi problema e gestire qualunque situazione e, paragonandolo ad alcuni strumenti magici della letteratura e della cinematografia, lo definisce la borsa di Mary Poppins di oggi.

In qualità di dispositivo multifunzionale, lo smartphone viene utilizzato dagli italiani per moltissime attività differenti: l’86% lo predilige per accedere alla Rete e l’84% per l’entertainment multimediale; molto diffuso anche per la socialità, il 70% lo utilizza per comunicare via chat, instant messaging, social network e videochiamate, e per il downloading di contenuti e applicazioni (63%). La lettura di contenuti testuali quali libri, quotidiani e riviste avviene solamente in un terzo dei casi (33%).

Interessante inoltre come non ci siano differenze d’uso tra uomini e donne, mentre un’analisi per fasce di età evidenzia come i giovani (fino a 24 anni) vedano il proprio smartphone come una rappresentazione di sé, e quindi ne apprezzino soprattutto le funzioni legate alla socialità e al downloading per la personalizzazione del proprio device; tra gli over 30 diventano invece fondamentali gli aspetti organizzativi e operativi, come la ricerca su Internet e il supporto agli acquisti o alla relazione con la banca, mentre sopra ai 40 anni si accentua l’utilizzo dello smartphone per motivi di lavoro.

L’Osservatorio Samsung-Eurisko evidenzia anche come l’adozione dello smartphone abbia incrementato il tempo complessivamente dedicato a tutte queste attività. In particolare, il 45% degli italiani dichiara di spendere ancora più tempo in Internet, sia per esigenze strumentali come il meteo, sia per esigenze relazionali come i social network; mentre il 20% si dedica maggiormente alla multimedialità, soprattutto musica, radio e videogiochi, e sempre un 20% alla ricerca di informazioni sui prodotti e sui servizi offerti dalle aziende.

Per molti lo smartphone riesce addirittura a sostituire altri strumenti tecnologici: il 71% degli italiani dichiara infatti di aver diminuito almeno l’utilizzo di un altro device tecnologico. Inoltre, quale strumento versatile ed estremamente utile, è paradossalmente maggiormente utilizzato in casa (61%), ovvero dove ciascuno passa la maggior parte del proprio tempo, segno di come sia diventato parte integrante della vita quotidiana.

Lo smartphone ormai è anche un elemento chiave della vita pubblica delle persone. Più della metà degli italiani ha ricevuto informazioni o notizie documentate da smartphone e addirittura 1 su 4 ha documentato eventi pubblici o civici tramite questo dispositivo mobile, che sono stati poi condivisi con un orizzonte allargato di contatti, ad esempio tramite i social network.

Questo suo impiego nell’immortalare ciò che avviene attorno a noi avrebbe sicuramente reso lo smartphone uno strumento capace di “cambiare” il corso degli eventi storici. Potendo indicare quale personaggio avrebbe avuto più bisogno di uno smartphone, gli italiani hanno infatti scelto per il 44% dei casi Cristoforo Colombo e per il 17% Marco Polo. Pensando invece alle grandi storie d’amore della letteratura secondo gli intervistati possedere uno smartphone avrebbe significato un lieto fine soprattutto per Romeo e Giulietta (47%), Ulisse e Penelope (35%) e Renzo e Lucia (31%).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati