Soffrono le telco americano alla vigilia dell’era 5G. AT&T ha riportato un utile netto nel quarto trimestre di 4,86 miliardi di dollari, pari a 66 centesimi per azione. Numeri in forte calo rispetto ai 19,04 miliardi, e 3,08 dollari per azione di un anno fa.
Gli utili per azione rettificati sono stati pari a 86 centesimi, in linea con le attese (FactSet). I ricavi sono risultati inferiori alle attese, a 47,9 miliardi (contro 48,5 miliardi stimati).
La società ha aggiunto 3,8 milioni di abbonati wireless nel trimestre e oltre 147.000 abbonati negli Stati Uniti. I numeri non sono piaciuti a Wall Street: in avvio di seduta il titolo ha aperto in negativo, con un calo del 4,93% a 29,19 dollari.
Verizon ha riportato nel quarto trimestre dello scorso anno utili netti per un valore di 2,1 miliardi di dollari, o 47 centesimi per azione, rispetto ai 18,8 miliardi, o 4,57 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. Su base adjusted, l’attivo per azione è salito da 86 centesimi a 1,12 dollari, meglio degli 1,09 dollari attesi dal consensus di FactSet. Il fatturato operativo totale è salito a 34,3 miliardi di dollari dai precedenti 34 miliardi, ma meno dei 34,4 miliardi stimati. Il gruppo ha reso noto di prevedere una crescita del fatturato consolidato a un ritmo di crescita debole, a una cifra su base percentuale. Il titolo Verizon è sceso del 2,5% negli ultimi tre mesi di contrattazioni, a fronte del +0,4% dell’indice Dow Jones.