Come anticipato dal Corriere delle Comunicazioni, La Federal Communications Commission (Fcc) ha votato all’unanimità l’acquisizione di Sprint da parte della giapponese Softbank, dando inoltre l’ok all’acquisto del 100% di Clearwire da parte di Sprint. Il timbro della Fcc chiude così l’iter per il takeover di Sprint da parte del gruppo tlc giapponese, che entra così nel mercato Usa, e del conseguente acquisto di Clearwire da parte della stessa Sprint. Battuta in entrambi i casi la concorrenza di Dish Network.
Lo scorso 26 giugno l’80% degli azionisti di Sprint aveva dato il via libera alla transazione con Softbank.
Gli azionisti di Clearwire, dal canto loro, hanno dato l’ok all’operazione Sprint ieri. L’intera transazione sarà chiusa entro domani. L’operazione vedrà Sprint pagare circa 7 miliardi di dollari per acquisire le azioni di Clearwire che ancora non detiene, mentre Softbank sborserà 21,6 miliardi di dollari in cambio del 78% di Sprint.
Con l’ingresso di Softbank nel capitale, Sprint, che già oggi è il terzo operatore mobile americano si avvia a diventare un colosso degno di competere con i leader di mercato At&t e Verizon. Softbank a sua volta entra nell’industria wireless degli Stati Uniti.
L’ok degli azionisti di Sprint era scontato, anche perché il principale rivale di Softbank, Dish Network, aveva ritirato la propria offerta. Gli azionisti che hanno partecipato al voto hanno indicato che “nel lungo termine la scelta di Softbank anziché Dish è la migliore”. A convincere gli azionisti è stata la solidità finanziaria dei giapponesi, mentre l’accordo con Dish avrebbe richiesto a Sprint di accollarsi un pesante debito e avrebbe comportato anche lo spostamento delle sue operazioni via da Kansas City versi i quartieri generali di Dish, presso Denver. Questo ha permesso di sorvolare sul fatto che ora la proprietà è straniera, un elemento della transazione meno gradito ad alcuni.
Secondo gli accordi previsti, Softbank dovrà investire 5 miliardi di dollari nello sviluppo di una rete wireless ad alta velocità per portare Sprint a competere con At&t e Verizon. L’approvazione del merger ha anche spianato la strada all’altro deal: l’acquisto da parte di Sprint delle quote residue di Clearwire (di cui possiede già poco più della metà delle azioni), che porta in dote nuove risorse spettrali. Anche in questo caso la concorrenza di Dish è stata superata.