L'INTERVENTO

Spada: “Liberare lo spettro per il diritto alla connettività”

Il presidente e fondatore di Eolo invia al Mise una missiva con la richiesta di misure urgenti per spingere l’adozione dell’Fwa in quanto tecnologia in grado di abilitare velocemente i servizi. In ballo le frequenze a 5,8 e 5,2 GHz e le cosiddette “bande di guardia”

Pubblicato il 19 Mar 2020

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In questo momento di estrema emergenza per il nostro Paese, la connettività Internet rappresenta un servizio imprescindibile sia per garantire lo scambio di informazioni tra tutte le strutture deputate a gestire l’emergenza sia per consentire il lavoro agile, effettuare la teledidattica per gli studenti, e più in generale, offrire servizi di intrattenimento come lo streaming o i giochi on-line a tutte le famiglie.

La centralità di questo servizio è comprovata dai dati di traffico registrati nell’ultimo periodo: in una sola settimana, il traffico Internet ha registrato una crescita del +50% da martedì 10 marzo, mettendo a dura prova gli Isp (Internet Service Provider) impegnati giorno e notte a mettere in campo – così come richiesto dal Governo nel nuovo Decreto – ogni misura “idonea a potenziare le infrastrutture di rete e a garantire l’operatività dei servizi”.

Il decreto “Cura Italia” chiede a tutti gli operatori di potenziare reti e infrastrutture per garantire quello che noi in Eolo chiamiamo il diritto alla connettività, dando materialmente a tutti la possibilità di lavorare, comunicare e intrattenersi con regolarità da casa. La nostra risposta è sicuramente il Fixed Wireless Access, tecnologia che sfrutta le onde radio per portare la banda larga e ultra larga laddove non è possibile il passaggio delle reti fisiche per motivi tecnici o per scarsa convenienza economica da parte degli operatori. Solo continuando a implementare questa tecnologia potremo fornire il supporto ideale in questo momento di traffico intenso, verso uno sviluppo coordinato e coeso della connettività nel nostro Paese.

Tuttavia, per potenziare la rete di accesso degli operatori Fwa, è necessaria l’immediata disponibilità di ulteriori porzioni di spettro. Con questo preciso obiettivo, in una lettera al Mise, abbiamo chiesto al Governo di adottare rapidamente misure ad hoc per riservare, anche in via temporanea, nuove porzioni di spettro per gli operatori Fwa, da sempre impegnati a garantire il diritto di accesso ad Internet nelle aree rurali e montane del Paese dove, soprattutto in questo momento di emergenza, la connettività rappresenta un bene di prima necessità.

Chiediamo, in particolare, tre interventi specifici: il primo è rivolto a consentire l’utilizzo delle frequenze a 5,8 GHz, considerando anche l’esistenza di una normativa europea che già lo consente e che è già stata autorizzata inoltre 20 paesi europei. Questo comporterebbe l’utilizzo degli stessi apparati radio impiegati già oggi ad offrire servizi Fwa e dunque non richiederebbe attività o installazioni aggiuntive.

Il secondo intervento riguarda invece l’estensione dell’utilizzo di frequenze a 5,2 GHz, ad oggi è consentito solo a livello indoor, anche a livello outdoor. Terza e ultima richiesta inerente l’utilizzo delle cosiddette “bande di guardia”: chiediamo di aumentare la dotazione degli operatori Fwa, favorendo un’attività di coordinamento tra gli operatori assegnatari di blocchi di frequenze adiacenti, secondo il modello “club use” – già previsto da Agcom nella gara 5G e ritenuto “una opportunità per gli operatori di utilizzare in modo efficiente e innovativo lo spettro”.

In conclusione, visto il momento di estrema emergenza a livello nazionale, risulta fondamentale che il Mise, d’intesa con il Ministero della Difesa, proceda quanto prima con l’autorizzazione delle misure straordinarie richieste, per garantire a tutti noi operatori Fwa quelle risorse frequenziali aggiuntive e indispensabili, necessarie oggi quanto mai prima d’ora a continuare a garantire servizi Internet di qualità nelle aree periferiche del nostro Paese.

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