13,5 milioni di euro: tanto ha risparmiato l’Agcom nel triennio 2010-2013 grazie a un piano di razionalizzazione dei costi che ha consentito di abbatere le spese correnti di oltre il 17%. E’ quanto comunica la stessa Autority a seguito dell’approvazione – da parte del Consiglio presieduto da Angelo Marcello Cardani – del bilancio consuntivo relativo all’esercizio 2013.
“Il bilancio mostra un significativo contenimento delle spese correnti dell’Autorità e riflette l’incisiva azione di riduzione dei costi e di razionalizzazione delle spese, avviata dal 2010 e consolidatasi nel successivo triennio”, si legge nella nota dell’Autorità. “Nel periodo 2010-2013, infatti, le spese correnti hanno fatto segnare una contrazione di oltre il 17% con risparmi complessivi in valore assoluto di 13,5 milioni”. E se è vero, come sottolinea la stessa Agcom, che si tratta di benefici che non impattano sul bilancio pubblico (il finanziamento dell’Agcom è interamente a carico dei soggetti regolati) è anche vero che le azioni intraprese hanno già consentito e consetiranno ulteriormente di generare maggior efficienza nell’azione dell’Autorità “a vantaggio di imprese e consumatori”, puntualizza Agcom.
Duplice l’azione dell’Autorità: da un lato si è provveduto, in ottica di spending review, a contenere la spesa, mettendo in moto un processo che ha inciso sull’adeguamento delle indennità del Consiglio e ha determinato il blocco degli stipendi del personale, la riduzione dei compensi agli organi d’indirizzo/direzione/controllo, ha limitato la spesa per consulenze formazione, missioni, buoni pasto, autovetture; dall’altro l’Authority ha provveduto anche ad adottare ulteriori ed autonome misure di riduzione dei costi nell’ambito di un processo interno di “spending review”. Obiettivo, sottolinea Agcom, assicurare una razionalizzazione ed una migliore qualificazione della spesa. I più significativi interventi hanno riguardato – si legge nella nota – la riduzione degli spazi a disposizione, la logistica e le attrezzature strumentali, l’internalizzazione di alcune linee di attività, le spese di funzionamento che hanno fatto segnare un calo dell’8% tra il 2011 e il 2013.
“L’azione avviata è destinata a proseguire anche nell’esercizio corrente e in quelli futuri attraverso iniziative già decise o in fase di elaborazione che terranno conto anche delle prossime disposizioni legislative”, annuncia l’Autorità.