Il governo degli Stati Uniti potrebbe approvare l’acquisizione dell’operatore telefonico Sprint Nextel da parte del gruppo giapponese Softbank, ponendo come condizione la supervisione sugli acquisti di infrastrutture di rete, con l’obiettivo di tenere a distanza i fornitori cinesi, come Huawei Technologies. Lo riferisce il “Wall Street Journal”. Il caso motivo di crescenti tensioni tra Usa e Cina, che si scambiano accuse reciproche di pirateria informatica. La commissione Intelligence della Camera dei Rappresentanti Usa ha concluso a ottobre che Huawei e Zte pongono dei rischi dal punto di vista della sicurezza nazionale: le loro attrezzature potrebbero essere utilizzate a fini di spionaggio.
Il ministero cinese del Commercio ha risposto che il rapporto viola i principi del libero scambio. Mentre i negoziati sulle condizioni proseguono, Sprint e Softbank non rilasciano commenti. Huawei e Zte hanno ripetutamente negato interferenze da parte di Pechino; Huawei ha sottolineato che i suoi prodotti sono usati in 150 paesi, tra i quali quasi tutti quelli europei. Gli operatori telefonici statunitensi sono preoccupati per la riduzione delle alternative, essendo il settore in difficolt in Occidente; gran parte dell’industria delle telecomunicazioni, da Alcatel-Lucent a Nokia a Siemens, sotto pressione. Huawei il secondo fornitore mondiale di infrastrutture di rete dopo lo svedese Ericsson; Zte il sesto. Huawei, dopo essere cresciuta grazie a forniture a basso costo, sta investendo pi dei rivali in ricerca e sviluppo, diventando sempre pi competitivo. Piccoli operatori Usa, come Leap Wireless International, utilizzano i suoi prodotti, che il governo considera per una minaccia se in dotazione a operatori maggiori. Sull’affare Sprint-Softbank pesa anche l’acquisizione della compagnia wireless Clearwire, che utilizza stazioni radio Huawei, da parte di Sprint.