E’ sempre più serrata la lotta per aggiudicarsi il controllo del terzo maggiore operatore mobile americano, Sprint Nextel, conteso tra la statunitense Dish Network e la giapponese SoftBank. Quest’ultima ha annunciato di avere in programma un’emissione obbligazionaria da 3,9 miliardi di dollari per finanziare l’operazione, uno dei più grandi collocamenti di bond mai avvenuti sui mercati asiatici.
Al tempo stesso però la risoluzione della vicenda potrebbe essere più vicina perché, come riporta il Financial Times, la stessa Softbank ha concesso autorizzazione a Sprint a mostrare a Dish i necessari documenti contabili per la due diligence fino ad oggi tenuti riservati. L’operatore satellitare potrà così definire e sviluppare meglio la sua offerta (25,5 miliardi di dollari); Sprint sta già considerando l’entrata in trattative formali con Dish.
In palio c’è la creazione di un nuovo colosso telecom negli Stati Uniti, in grado di fornire servizi telefonici, Internet e tv. I giapponesi hanno messo sul piatto 20,1 miliardi per una quota del 70% di Sprint, una cifra inferiore a quella di Dish ma che, come ha ribadito Ron Fisher, capo delle operazioni Usa di SoftBank, “crea più valore e dà maggiori garanzie agli azionisti di Sprint”. Fisher ha detto che si aspetta di chiudere la transazione in sei settimane.
Dish da parte sua ha ricordato a Sprint che la cifra più alta proposta le permette ampiamente di recuperare i soldi della break-up fee di 600 milioni di dollari che dovrà pagare nel caso respingesse la proposta di Softbank.
Un primo voto degli azionisti di Sprint sull’operazione è previsto per il 12 giugno, ma intanto lil carrier si muove in altre direzioni e ha rialzato del 14% la sua offerta per acquistare il service provider per la telefonia mobile Clearwire. L’offerta passa così a 3,40 dollari ad azione e arriva poche ore prima che gli azionisti di Clearwire votino per approvare la scalata. Complessivamente adesso Sprint valuta Clearwire 10,7 miliardi di dollari.
Il momento è dei più intensi per il mercato telecom americano perché a sua volta Dish, che aveva in passato fatto una sua offerta per Clearwire, ha presentato ora una “stalking horse bid” (secondo quanto riporta Bloomberg) da 2 miliardi di dollari per lo spettro di proprietà di LightSquared, operatore americano della banda larga che si trova in amministrazione controllata (Chapter 11). LightSquared possiede frequenze che Dish potrebbe usare al posto di quelle di Clearwire e rivendere a operatori come Verizon Wireless o T-Mobile US desiderose di espandere le loro reti Lte.